Agricoltura biologica: ci guadagna l’ambiente e anche la salute

Nel corso degli ultimi anni si sta parlando sempre di più di un nuovo modo di fare agricoltura, una tendenza che segue un movimento sociale che spinge fortemente verso il fattore bio. Una società che si trasforma e che punta alla qualità, al rispetto della natura e dell’individuo. Anche molti piccoli produttori indipendenti iniziano ad abbracciare questa nuova filosofia professionale. Oggi vi parliamo dunque dell’agricoltura biologica.
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Agricoltura biologica, la tendenza verso la qualità
L’agricoltura biologica è una tipologia di coltivazione che si muove nel perfetto rispetto della natura, come detto in precedenza. Ma cosa significa questo? Vuol dire che non vengono utilizzati pesticidi chimici potenzialmente devastanti per la salute del consumatore. Chi si occupa di questa agricoltura nuova (passateci l’espressione) dimostra di voler dare un occhio di riguardo alla qualità dei prodotti.
Si tratta di un metodo di produzione che non può essere improvvisato ma che richiede una precisa Certificazione da agricoltura biologica. La decisione di voler puntare sul biologico per la propria attività agricola significa, in un certo senso, abbracciare un nuovo modo di pensare. Una rinnovata filosofia di vita, figlia dei nostri tempi, che punta alla pulizia del corpo dell’essere umano, troppo spesso “mortificato” e messo a rischio dall’utilizzo di sostanze artificiali che poco hanno a che fare con la natura.
Da tenere bene in mente una considerazione base: quando si parla di agricoltura biologica, non si fa riferimento a prodotti diversi dalla norma, quello che cambia è il metodo di produzione rispetto all’agricoltura tradizionale.
Prodotti biologici e i vantaggi per la salute
È sempre più frequente la scelta delle persone di acquistare alimenti biologici al posto di quelli classici, una scelta dovuta a una precisa voglia di ritornare a una situazione più naturale e “salutare” rispetto a quelle proposte negli ultimi decenni dai metodi di produzione industriali. Ma questo grande cambiamento di rotta non è solo del pubblico, sono infatti anche numerosissimi i piccoli produttori che decidono di rinnovare i propri metodi di produzione, puntando con forza sul fattore biologico.
Un esempio di piccolo produttore bio è il salumificio Falcone che abbiamo intervistato un paio di settimana fa.
Come detto, questa netta presa di posizione verso l’orizzonte biologico sta trasformando l’intero panorama italiano con forti ripercussioni anche sui mercati. Essendoci sempre più aziende che puntano su questo nuovo metodo di produzione, unita alla spinta verso l’innovazione digitale, è sempre più facile trovare anche un negozio biologico online in cui potere effettuare i propri acquisti.
L’utilizzo dei prodotti bio segna effettivamente dei vantaggi per il consumatore, soprattutto per quel che riguarda l’aspetto della salute.
- I prodotti bio hanno maggiori sostanze nutritive
- Maggior potere nutrizionale
- Minore presenza di neurotossine nei prodotti biologici rispetto a quelli tradizionali
- L’agricoltura biologica assicura un maggior numero di vitamine
- Utilizzo di concimi naturali, del tutto prive di sostanze chimiche artificiali
- Maggior rispetto per il territorio e per la produzione autoctona
- Nell’agricoltura bio sono assenti pesticidi e sostanze dannose per l’organismo
- Le aziende agricole bio puntano su metodi di produzione meno invasivi per il territorio
- I prodotti naturali sono una componente necessaria per una dieta sana ed equilibrata
- Il cibo biologico assicura, fattore da non sottovalutare, dei sapori migliori e più naturali
- Un’azienda agricola biologica incide molto meno dal punto di vista dell’inquinamento
- Un allevamento biologico comporta un maggior rispetto per gli animali
Come appare ben chiaro, la scelta di puntare sui prodotti bio non assicura solo vantaggi dal punto di vista della salute. Il biologico è la chiave per il rispetto dell’intero ecosistema e per le razze animali di un determinato territorio. Si tratta dunque di un vantaggio che abbraccia diverse dimensioni della nostra società.
La valorizzazione delle piccole realtà che decidono di puntare sull’agricoltura biologica porta a un maggiore sviluppo del mercato (in cui i piccoli produttori agricoli giocano un ruolo chiave) e consente a noi tutti di mangiare prodotti genuini per una dieta sana. Vi sono sempre più persone che decidono infatti di inserire, nel proprio piano alimentare, prodotti come il latte biologico, la pasta biologica, il vino biologico, l’olio biologico e molto altro ancora.
La scelta dei piccoli produttori
Una volta stato appurato come l’agricoltura biologica garantisca una sorta di ritorno alla natura, diventa ancora più chiara l’idea di molti piccoli produttori di voler puntare a questa tipologia di produzione. Cambiano di metodi di coltivazione e dell’utilizzo delle materie prime, in una costante ricerca di qualità e del rispetto verso il proprio territorio. Ed è proprio questo punto che ci interessa particolarmente.
Le piccole aziende agricole rappresentano un tesoro inestimabile per l’Italia. Grazie a esse è possibile tenere vive tutta quella serie di tradizioni locali che partono dal fattore alimentare per poi abbracciare aspetti ancora più profondi.
Il lavoro svolto dai piccoli produttori è tanto di più rispetto a quel che si pensa: l’attività degli agricoltori rappresenta un racconto di una tradizione, il punto di contatto tra il passato e il futuro dell’intero settore, il modo migliore per far avvicinare i giovani a un settore permettendo loro di poter attingere a tutta quella serie di conoscenze popolari che rendono grande il nostro paese.
In tal senso, si può dire che i prodotti biologici ritraggono le vicende di un’intera regione, uno Storytelling territoriale che parte dal rispetto della natura e dalla ricerca dell’equilibrio. Del resto è facile intuire come l’utilizzo di pesticidi e di fertilizzanti stonino con un racconto che deve necessariamente abbracciare un contesto naturale.
Come aprire un’azienda agricola biologica nel 2018
Decidere di sviluppare un’attività bio dal punto di vista dell’agricoltura rappresenta, in fin dei conti, una grande opportunità per lo sviluppo delle diverse zone d’Italia. Non è però solo una scelta nobile, ma anche conveniente. Secondo alcune statistiche, oggi più del 40% degli italiani acquista prodotti biologici. È chiaro quindi che la scelta di lanciarsi nella produzione bio sia anche un buon affare e un settore in cui poter investire per creare un’attività prospera.
Per aprire un’azienda agricola biologica ci vuole un imprenditore agricolo professionale, ovvero una persona con determinate competenze (riconosciute dalla regione) nell’ambito dell’agricoltura e l’apertura poi di una Partita IVA agricola.
Una volta fatto questo, bisogna poi essere associati a un organismo di controllo per la produzione biologica, con successivo invio di Notifica al Ministero. Bisogna poi comunicare quale parte dell’azienda verrà utilizzata per questo tipo di agricoltura, tenere un quaderno di campagna con tutti i dati sulla produzione effettuata dall’azienda. I prodotti biologici dovranno poi essere ben etichettati con tutte le indicazioni sulle caratteristiche di tali prodotti.
Un’azienda agricola biologica può dunque nascere solo se si dimostra agli organi competenti di avere tutte le conoscenze in merito. Solo così si potrà entrare a far parte del settore bio, così prospero da rappresentare oggigiorno un investimento conveniente dal punto di vista economico e una grossa opportunità di essere una parte attiva della valorizzazione di un territorio.