Antiche Macine: amore per gli animali e la natura

Oggi vi portiamo in Piemonte, più precisamente a Chiusa di Pesio, in provincia di Cuneo. Qui nel 2008 il signor Attilio Fulcheri, insieme alla moglie e ai due figli, ha deciso di dare vita all’Azienda Agricola Antiche Macine.
Una realtà piccola e bellissima che unisce l’agricoltura naturale all’allevamento di cavalli e cani da slitta. Oltre all’Azienda Agricola la famiglia ha aperto un agriturismo dove è possibile degustare i prodotti tipici del territorio cucinati e trasformati dalla mani della giovane Debora Fulcheri, figlia di Attilio.
Per conoscere meglio questa realtà abbiamo intervistato proprio il signor
Antiche Macine: una passione diventata lavoro
Buongiorno Attilio e grazie per la disponibilità. Ci parli un po’ della vostra attività.
Antiche Macine è un’Azienda Agricola a conduzione familiare: siamo io, mia moglie e i miei due figli.
Abbiamo aperto 11 anni fa. Ci occupavamo di tutt’altro, ognuno aveva il suo lavoro. Ma avevamo tutti una grande passione per la natura e i cavalli. Così abbiamo deciso di fare il grande salto e aprire una nostra attività.
Oggi abbiamo 3 ettari di terreno dove coltiviamo ortaggi, grano e orzo. Abbiamo il frutteto che ci dà fragole, mele, pere e pesche. Abbiamo le galline ovaiole, allevate all’aperto, senza stressarle in alcun modo.
Poi abbiamo il ranch dei cavalli. Li alleviamo nel modo più libero e naturale possibile. Li nutriamo solo con il fieno, in parte nostro e in parte di altri piccoli produttori locali. Organizziamo visite, passeggiate sul cavallo oppure in carrozza e corsi di equitazione. Infine abbiamo i cani da slitta.
Che tipo di agricoltura praticate?
Agricoltura naturale e sostenibile. Seguiamo i principi dell’agricoltura biologica. Non utilizziamo nulla di chimico. Il nostro concime è il letame dei nostri cavalli.
Questo curioso nome da cosa deriva?
E’ un nome legato alla storia del nostro paese. Qui nella struttura in cui ci troviamo un tempo c’erano le macine che venivano utilizzate per il silicio. Il nostro paese, in passato, aveva un’abbondante produzione di ceramica infatti.
Gli inizi
Come è nata la vostra attività e come si evoluta nel corso di questi 11 anni?
Inizialmente siamo partiti con l’idea di trasformare in un lavoro la nostra passione per gli animali. Abbiamo aperto l’azienda agricola e il maneggio. In un primo tempo coltivavamo e allevavamo.
Poi chi veniva a trovarci ci chiedeva sempre più spesso di potersi fermare per pranzo o per cena.
Così abbiamo deciso di aprire l’agriturismo e il laboratorio di trasformazione. Inoltre abbiamo aperto anche un piccolo spaccio aziendale dove facciamo vendita diretta. L’agriturismo, per ora, è aperto solo il Sabato sera e la Domenica a pranzo. Poi facciamo qualche serata a tema specificamente dedicata a piatti tipici del territorio.
Per il futuro che progetti avete?
Farci conoscere di più anche attraverso la vendita su internet.
Per restare sempre informati sulla nostra attività potete seguirci sul nostro sito e sulla nostra Pagina Facebook.
I prodotti delle Antiche Macine
Quali sono i vostri prodotti di punta?
Ortaggi, frutta, grano, orzo, uova.
Parte degli ortaggi e della frutta li trasformiamo in confetture, frutta sciroppata e antipasti che poi serviamo nel nostro agriturismo.
Cosa rende unici i vostri prodotti?
Il territorio. Il clima e il tipo di terreno conferiscono un sapore davvero eccezionale. Noi ci troviamo a 600 metri, proprio sotto le montagne. Un pomodoro piantato qui ha un sapore completamente diverso rispetto a quello piantato in pianura o vicino al mare.
Stesso discorso per le fragole e per l’altra frutta.
E poi, sicuramente, il fatto che non utilizziamo niente di chimico: i nostri prodotti hanno il sapore della natura, sono come quelli dei nonni.
Il legame con il territorio
In che modo vi sentite legati al vostro territorio?
Qui in tutta la valle siamo circa 3000. Per noi era ed è importante restare qui e attrarre turisti qui attraverso la nostra attività. Magari i turisti vengono perché sono attratti dal giro in carrozza o in slitta o da una cavalcata. Poi si fermano per pranzo e scoprono i sapori tipici del posto e visitano altri paesini della valle.
Territorio è anche far rivivere la tradizione attraverso strumenti innovativi.
E poi siamo legati alle nostre zone nei piatti che proponiamo. Tutto quello che serviamo nel nostro agriturismo proviene dalle nostre colture. Oppure, tipo nel caso della carne, ci serviamo da altri piccoli produttori della zona.
I consigli del produttore
Qualche piatto tipico che servite ai vostri clienti legato al territorio?
In cucina c’è mia figlia Debora che ha saputo rielaborare in chiave un po’ più giovane alcune ricette delle nonne. Tipo i taglierini, un formato di pasta tipicamente piemontese. E’ uno dei primi piatti che va per la maggiore. Conditi con il ragù o con la bagna cauda.
Altro piatto molto apprezzato, a cui dedichiamo delle serate, è appunto la bagna cauda: una salsina caldissima di burro, olio e acciughe in cui intingere le verdure.
I cannelloni piacciono moltissimo e la pasta fresca in generale che prepariamo noi.
Un altro piatto tradizionale è la Torta Matta, un piatto della cucina povera contadina fatta con patate e porri
Un’altra specialità piemontese è il nostro vitello tonnato.
Con le nostre confetture, infine, mia moglie, che un tempo aveva una pasticceria, realizza ottime crostate, sane, gustose e genuine.