Bepete Bam: il sapore verace della montagna dentro una birra
Nel cuore della Val Camonica, sulle montagne bresciane, c’è un piccolo paese che si chiama Malonno. Qui i due giovani Federica Piloni e Matteo Calzaferri hanno dato vita ad un sogno: coltivare cereali di montagna con cui produrre birra.
I due ragazzi sono così legati e affezionati al loro territorio che come marchio per la loro birra hanno scelto un nome in dialetto: Bepete Bam unendo i termini “bepe”, un antico carretto che usavano gli agricoltori un tempo e “pete”, cioè pettegoli, riferito benevolmente agli abitanti del paese.
Abbiamo intervistato Matteo che ci ha parlato con enorme entusiasmo del loro bellissimo e ambizioso progetto.
Bepete Bam: birra di montagna
Buongiorno Matteo e grazie per la disponibilità. Parlaci un po’ di Bepete Bam e della vostra azienda.
L’Azienda agricola ufficialmente è nata a Febbraio di quest’anno ma il progetto di produrre birra aveva preso forma già nel 2012. Coltiviamo cerali di montagna come segale, grano saraceno, frumento, orzo e mais e produciamo 4 tipi di birra.
La nostra è un’agricoltura 100% naturale che va oltre l’agricoltura biologica. Non utilizziamo nulla. Ci limitiamo a praticare il sovescio e la rotazione delle colture per mantenere i terreni sempre fertili.
Al momento dove si possono acquistare le vostre birre?
Facciamo vendita diretta qui presso la nostra azienda. Poi abbiamo un piccolo locale sempre qui in paese che si chiama Bena’s e anche lì potete trovarla.
Per restare aggiornati visitate il nostro sito e la nostra pagina Facebook.
Gli inizi
Come sono stati gli inizi?
Ovviamente non semplici. In un primo tempo con alcuni amici, nel 2016,abbiamo iniziato a commercializzare birra ma per produrla ci appoggiavamo ad un birrificio esterno. Invece poi abbiamo scelto di mettere noi le mani nella terra per produrre una birra quanto più possibile legata alla nostra valle.
Fino all’anno scorso avevamo circa 1000-1500 metri di terra. Quest’anno siamo riusciti a seminarne ben 6000 metri, un grande passo avanti.
Per il futuro che progetti avete?
Al momento alcuni cereali dobbiamo acquistarli sul mercato internazionale. Segale e Grano Saraceno sono tutti nostri ma orzo e frumento ancora no. Il nostro obiettivo è riuscire a produrre una birra che contenga solo nostri cereali o, al massimo, provenienti da altri piccoli produttori locali. Un prodotto della montagna insomma, a filiera cortissima.
Poi, un altro progetto, è iniziare a produrre anche farina con i nostri cereali. Abbiamo acquistato un piccolo mulino e forse già dall’anno prossimo inizieremo. Produrremo farina integrale e di tipo 2, macinata a pietra.
Le birre di Bepete Bam
E ora entriamo nel cuore della montagna con le vostre birre. Raccontacele.
Come anticipato noi produciamo 4 birre.
- Ale Formet. Il nome ha un duplice significato. In dialetto significa “viva il frumento”. Però il termine Ale si rifà anche allo stile delle birre inglesi a cui questa si avvicina molto. E’ una birra chiara, con il 40% di frumento non maltato, leggera, fruttata e ad alta fermentazione. Fa 5,5 gradi.
- Mountain Running Beer. Questa birra l’abbiamo dedicata ad una gara di corsa tradizionale che si svolge ogni anno qui in paese. E’ una birra di segale, il cereale tipico del nostro territorio. Un tempo era una coltura tipica che poi fu abbandonata e noi ora, con la nostra birra, la stiamo riscoprendo.
E’ una birra molto leggera, fresca, dissetante. Fa appena 4,4 gradi. - Formentuna. E’ il nome del grano saraceno nel nostro dialetto. Infatti questa birra è fatta con il nostro grano saraceno. E’ una birra scura, con poco luppolo, fermentata con lieviti come le birre belghe. Fa 6 gradi ed è una birra corposa e strutturata.
- Barolda. Questo è un omaggio a mia madre e al suo paese. Mia madre era di Cevo, un paese qui vicino e gli abitanti si chiamano baroldi. E’ una birra stile Pale Ale, ambrata e leggermente amara. E’ fatta con l’orzo e fa 5,5 gradi.
Perché un consumatore dovrebbe scegliere le vostre birre?
Perché lì dentro c’è la nostra montagna. Per aiutare dei giovani e piccoli produttori a ridare vita ad un territorio. Birre artigianali buone oggi ce ne sono ma qui non c’è solo qualità, qui c’è amore per la nostra valle, per il nostro paese.
Il legame con il territorio
Mi pare di percepire un legame viscerale con il vostro territorio.
Assolutamente sì. Già dal nome del nostro marchio e delle nostre birre si può intuire. La nostra è una sfida: fare agricoltura in montagna. Non è semplice sia per la qualità della terra sia per il clima. In pianura sarebbe molto più semplice ma a noi le cose semplici non piacciono. Abbiamo scelto di ridare vita ad un territorio colpito da spopolamento. Infatti abbiamo recuperato antichi terreni abbandonati.
I consigli del produttore
E ora passiamo alla tavola. Qualche abbinamento particolarmente riuscito?
Allora partiamo dalla più semplice: la Ale Formet. Essendo una chiara leggera è perfetta per l’aperitivo al posto dei soliti cocktail. Ottima anche per accompagnare la pizza, un abbinamento classico e intramontabile.
La Mountain Running, la più leggera in assoluto tra le nostre, è una birra estiva e fresca che si può abbinare anche a piatti di verdure, insalate o, addirittura, grigliate di pesce.
La Furmentuna, invece, essendo decisamente più corposa è indicata con i nostri piatti tipici. Ad esempio si sposa benissimo con le Migole, delle polentine che si fanno qui a Maronno con la farina di grano saraceno e la farina di castagne.
Infine la Barolda è ottima con arrosti e piatti di carne rossa e formaggi