BioMatto: educazione ambientale tradotta in agricoltura organica

Oggi vi portiamo nella splendida Arona, sul Lago Maggiore, per conoscere un’azienda agricola davvero speciale, sia per quello che produce sia per la filosofia su cui si basa. Un’azienda che applica all’agricoltura un progetto educativo: l’azienda agricola BioMatto.
Coltiva piante da orto e, soprattutto, micro ortaggi, veri e propri superfood.
Per capire meglio questa straordinaria realtà abbiamo intervistato la titolare Francesca Lanocita.
Azienda Agricola BioMatto
Buongiorno Francesca e grazie per la disponibilità. La tua azienda è decisamente nuova nel panorama del tuo territorio ma, oserei dire, nel panorama italiano. Parlacene un po’.
BioMatto nasce 5 anni fa come costola del progetto La jurta nel bosco. Quest’ultimo è un progetto educativo ambientale che promuove la sostenibilità, il vivere in armonia e in sintonia con la natura.
Il progetto educativo è nato circa 10 anni fa. Poi, mano a mano che andavo avanti, ho avvertito il bisogno di mettere le mani nella terra in senso vero e proprio. Così ho deciso di tradurre in termini agricoli questo progetto educativo.
E il curioso nome da cosa nasce?
E’ un po’ un gioco di parole. La mia è un’azienda biologica. L’agricoltura biologica, o organica, coma preferisco chiamarla, è l’unica scelta possibile a mio avviso in quanto penso che vivere in modo biologico sia l’unica scelta logica per salute e ambiente.
BioMatto è lo spin off di Logicamente Bio, da questo nasce il nome.
“Matto” anche perché la mia è una visione un po’ pionieristica. Infatti il focus non è solo sui metodi di produzione ma anche sulle relazioni che s’instaurano con le piante, con gli animali e con le altre persone.
Come ti anticipavo io preferisco parlare di agricoltura organica perché noi siamo parte di un tutto, di un organismo all’interno del quale s’intessono scambi.
Gli inizi di BioMatto
Come sono stati gli inizi e com’è cambiata la tua attività nel corso di questi anni?
All’inizio io vivevo a Milano e mi occupavo di pubblicità.
Poi ho dato vita al progetto educativo continuando, tuttavia, a fare consulenza ad un paio di clienti. Poi non mi è più bastato, ho avvertito l’esigenza di dedicare tutto il mio tempo al progetto educativo e di tradurlo in un’attività agricola.
Oggi oltre all’Azienda Agricola ho aperto anche un agriturismo dove offro pernottamento e prima colazione.
Inoltre ho iniziato a collaborare con diverse realtà tra cui la rete dell’Alveare che dice Sì.
Penso sia fondamentale fare rete, prendere esempio dagli scambi che avvengono tra le piante, ricominciare a vivere secondo natura.
E per il futuro che progetti hai?
Il mio è un lavoro sempre “in fieri”, non si arriva mai una volta e per tutte. Noi cambiamo insieme all’ambiente, è uno “stare”, un rapporto dinamico. io “sto” all’interno del ritmo della natura.
Per il futuro mi piacerebbe consolidare questo sistema di “rete” che coinvolge diverse realtà locali. Continuare sul progetto di formazione che abbiamo intrapreso. Infatti, tutti insieme, seguiamo formazioni di Bio Trans Energetica, una disciplina che si basa su archetipi che si ripetono nella storia dell’umanità, attraverso i quali è possibile comprendere meglio il proprio percorso e superare gli ostacoli che a volte sono solo apparenti.
Questo ci permette di sviluppare empatia.
Dove è possibile trovare i tuoi prodotti?
Faccio vendita qui in azienda oppure attraverso la rete dell’Alveare che dice Sì o anche attraverso il negozio del Gruppo Adele di Verbania, piccolo negozio della comunità Adele la quale si occupa di recupero da tossicodipendenze attraverso il lavoro agricolo.
Per soggiornare presso il mio agriturismo, invece, potete inviarmi una mail a: hello@biomatto.it
Per ogni informazione è possibile visitare il nostro sito e le pagine Facebook e Instagram.
I prodotti di BioMatto
Fin’ora ci siamo concentrati sulla filosofia che anima la tua azienda. Ora parliamo un po’ dei tuoi prodotti. Che cosa produci?
La mia produzione si concentra su 3 categorie:
– uova biologiche
– piante da orto
– micro ortaggi.
Questi ultimi sono la nostra specialità, ciò che, soprattutto, ci contraddistingue.
Che cosa sono i micro ortaggi e quali sono le loro peculiarità?
I micro ortaggi sono le prime due foglioline che nascono prima della foglia vera e propria. Contengono molte più sostanze nutritive dell’ortaggio e in misura maggiore, per questo vengono considerati autentici superfood.
Io li coltivo in vaschette riciclate con una base di terra e anche quando li vendo non vendo le foglioline, non le taglio ma vendo l’intera vaschetta. Questo permette alla persona che li compra d’instaurare un rapporto di cura con il proprio cibo in quanto dovrà, appunto, prendersene cura, annaffiarli.
Quali micro ortaggi coltivi?
Tengo una base fissa tutto l’anno come rucola, crescione, rapanelli rossi e rosa. Poi ne ho altri stagionali come il cavolo rosso, la calendula, i semi di girasole, il nasturzio.
BioMatto e il territorio
In che modo la tua azienda si lega al tuo territorio?
Per quanto riguarda i micro ortaggi sono un pioniere, sono l’unica in zona a produrli. Quindi posso dire di aver portato una novità sul territorio.
Invece per quanto riguarda le piante da orto il discorso è diverso. Ho recuperato antiche cultivar e cultivar alternative come la varietà di pomodori Black Cherry o gli Zebrini, la Zucca Cedrina e lo Spinacio Petragonia.
Lavoro molto anche sul recupero di piante selvatiche come la Portulaca.
Anche per quanto riguarda le uova lavoro in termini di recupero infatti tengo le galline bionde piemontesi, una razza autoctona in via di estinzione.
Dall’orto al piatto
Come ci consigli di consumare i tuoi micro ortaggi?
Essendo superfood sono ideali per arricchire insalate di verdure ma anche insalate di cereali, di pasta o di riso. Inoltre, messi a crudo, possono completare una zuppa.
Ma sono ottimi anche semplicemente su tartine o bruschette. Con un produttore di formaggi abbiamo sperimentato l’abbinamento con ricotta di capra e micro ortaggi di rucola e devo dire che si sposano benissimo.
© Riproduzione riservata