Contessa Alessia: amore, tradizione e innovazione in un calice

Oggi vi portiamo a San Colombano al Lambro per conoscere Contessa Alessia, un vino speciale, fatto con una tecnica arcaica, che Daniele Acconci ha voluto dedicare a sua figlia.
San Colombano al Lambro, un paese dall’aria vintage
San Colombano al Lambro è un comune di circa 7000 abitanti in provincia di Milano, al confine con Lodi.
Ha mantenuto una certa allure “vintage”. Infatti al posto dei classici palazzi, è puntellato di piccole corti con giardino.
Deve il suo nome al fatto che il monaco irlandese San Colombano si fermò qui a lungo durante il suo percorso verso Bobbio.
E’ un territorio vitato fin dall’epoca dei Romani e, ancora oggi, la sua economia si fonda, precipuamente, sulla viticultura.
Meta ideale per una gita fuori porta o un weekend immersi nella natura. San Colombano è caratterizzato da suggestive colline e innumerevoli vigneti che organizzano visite e degustazioni.
Gli amanti dell’arte troveranno soddisfazione in diversi monumenti e Chiese.
Imperdibili la Chiesa di San Colombano di epoca carolingia, la Chiesa di San Francesco e quella di San Giovanni, risalenti entrambe al 1500.
Inoltre da vedere anche la Casa di Don Carlo Gnocchi, fondatore della Pro Juventude, il Palazzo Patigno, la seicentesca Villa Valbissera e il Lazzaretto.
Daniele Acconci e Contessa Alessia
Buongiorno Daniele e grazie per la disponibilità. Parlaci un po’ di te? Da quanto ti occupi di vino e come è nato Contessa Alessia?
Io provengo da tutt’altro ambito: sono un giornalista e blogger, collaboro tutt’ora con diverse testate.
Il vino, però, è sempre stato una mia grande passione. Da un po’ di tempo cercavo dei terreni che non fossero troppo distanti da Lodi, dove io vivo.
Nel 2013 ho trovato questi splendidi terreni già vitati a San Colombano, territorio che ha sempre avuto una tradizione legata al vino.
Io non sapevo nemmeno da dove cominciare. Allora mi sono rivolto al signor Stefano Bossi, vignaiolo esperto e glieli ho affittati. Sui miei terreni viene prodotto Contessa Alessia, il mio vino, dedicato a mia figlia Alessia.
Io mi dedico al vigneto soprattutto durante l’estate.
Contessa Alessia non è un’azienda, è un marchio: il marchio del mio vino.

Che caratteristiche ha Contessa Alessia?
E’ un bianco leggermente frizzante, dal colore giallo paglierino. Ha una gradazione di 12,5. Sprigiona sentori di agrumi, di frutta fresca, di nocciola e di sidro e in bocca risulta fresco.
Viene prodotto con 3 uve: Riesling Renano, Chardonnay e Viognier. Quest’ultima varietà è tipica della Borgogna. Qui a San Colombano sono l’unico ad averla.
La sua peculiarità è che viene rifermentato in modo naturale, non in autoclave. Questa tecnica è la stessa che, in antichità, si utilizzava per lo champagne.
Questo lo rende diverso dai classici bianchi e gli conferisce profumi unici.
Con quali piatti si abbina?
Se vogliamo restare sui piatti tipici del territorio, è molto indicato con la Raspadura e con i formaggi giovani, non troppo stagionati o intensi.
Perfetto anche con il pesce e, in particolare, con le ostriche che, di solito, vengono accompagnate dallo champagne. Contessa Alessia non è uno champagne ma accanto ad un piatto di ostriche sta altrettanto bene.

Contessa Alessia e i metodi di coltivazione del vigneto
Quali sono i vostri metodi di coltivazione?
Per scelta non abbiamo la certificazione ma siamo molto vicini all’agricoltura biologica.
Contessa Alessia contiene 57 mg di solfiti per litro. L’agricoltura biologica prevede un massimo di 60 mg per i vini rossi e di 80 mg per i vini bianchi.
Dunque noi siamo ben al di sotto.
Per quale ragione utilizzate i solfiti?
Perché, nella giusta misura, svolgono un’importante azione antiossidante.
L’importante è non eccedere. Si deve partire da un’ottima uva e poi aggiungere solo il minimo indispensabile. Come già detto, noi ne aggiungiamo davvero pochissimi.
Perché un consumatore dovrebbe scegliere Contessa Alessia?
Perché è un vino antico e innovativo al tempo stesso.
E’ antico perché la rifermentazione naturale, non in autoclave, è una tecnica ancestrale che conferisce al vino profumi particolari e intensi pur lasciandolo molto fresco.
Ma è anche innovativo perché non è un vino tipico di San Colombano, rappresenta una novità per il territorio.
I vini tipici qui sono:
-Croatina, Uva Rara e Barbera per quanto riguarda i rossi;
– Chardonnay e Pinot Nero per i bianchi.
Quando si assapora un calice di Contessa Alessia si vola un po’ con la mente.

Vendita e contatti
Dove è possibile acquistare Contessa Alessia?
Per il momento facciamo solo vendita diretta qui da noi in azienda.
Siamo ancora piccoli per partecipare a Fiere o estenderci alle reti dei GAS (Gruppi Acquisto Solidale).
Più avanti chissà.
Organizzate visite guidate e degustazioni?
Sì, me ne occupo io personalmente. Porto le persone nel vigneto e poi a degustare Contessa Alessia.
Verso fine Agosto, in particolare, quando il vigneto è nel fior fiore e iniziamo la vendemmi, è molto suggestivo immergersi nella natura, toccare con mano, vedere come funziona la produzione.
Per venirci a trovare basta contattarmi o alla mail: dacconci@yahoo.it
oppure al numero +39 338 68 46 909
Per qualunque ulteriore informazione su Contessa Alessia, visitare il sito
http://www.vinibossi.it/vinocontessaalessia
oppure la pagina Facebook http://www.facebook.com/ContessaAlessia
Ringraziamo Daniele Acconci per la sua disponibilità a rilasciarci questa bella intervista e per il sincero entusiasmo con il quale ci ha fatto conoscere Contessa Alessia.