Cooperativa Buoni Dentro: pane, dolci e solidarietà

Oggi vi portiamo a conoscere una comunità molto speciale che nasce e si sviluppa all’interno di un carcere per dare nuova vita a migliaia di giovani attraverso la panificazione. Parliamo della Cooperativa Buoni Dentro. Abbiamo intervistato Claudio Nizzetto, ideatore del progetto, e Marco Fiorencis, attuale presidente della cooperativa.
Milano, una piccola grande metropoli
Milano è un mistero, anche per chi ci vive da anni o, addirittura vi è nato. Ha la vocazione di una metropoli europea eppure è piccola, molto più piccola di Roma, ad esempio.
Ma non sono le dimensioni a fare la grandezza di Milano. Chi vive qui, per nascita o per scelta, sente che qui, come in nessun’altra città italiana, si respira aria di “possibilità”. Qui è possibile fare, tentare, mettersi in gioco. Qui s’inciampa ma ci si rialza. Qui una seconda possibilità è data a tutti.
E di una seconda chance hanno bisogno soprattutto quelle centinaia, migliaia di giovani che, per incoscienza, fragilità o disperazione, sono caduti trappola della criminalità.
Gli istituti penitenziari dovrebbero avere una funzione non solo punitiva ma, soprattutto, rieducativa: devono restituire alla società un soggetto migliore e diverso da quello che è entrato.
Per questa ragione alcuni istituti di reclusione, spesso in collaborazione con il Comune o con Associazione, attivano percorsi di formazione e riabilitazione.
Oggi ci siamo concentrati su un bellissimo progetto, attivo nell’istituto penitenziario Cesare Beccaria. Questo progetto si chiama Buoni Dentro e vede pane e dolci come co-protagonisti di una rinascita che coinvolge giovani a cui viene ridata la speranza e a cui viene insegnato un mestiere.
Perché come dice un vecchio detto lombardo “Milan l’è gran Milan!”.
Il progetto Buoni Dentro
Buongiorno Claudio e Marco e grazie per la vostra disponibilità. Partiamo dal principio. Come nasce il progetto Buoni Dentro?
Il progetto Buoni Dentro prende avvio nel 2012 grazie alla collaborazione tra l’Istituto Penitenziario Cesare Beccaria, Servizi della Giustizia, Fondazione Enaip Lombardia e Fondazione Eris.
L’obiettivo era, e tutt’oggi è, fornire ai giovani detenuti un’offerta formativa che permettesse loro di rientrare in contatto con la comunità esterna attraverso un mestiere.
Avevamo un duplice scopo: abbassare il tasso di recidive e, al contempo, offrire a questi ragazzi un progetto di vita basato sul lavoro, sulla fiducia, sullo scambio.
Quale mestiere viene insegnato ai giovani detenuti?
Abbiamo aperto all’interno del carcere un laboratorio di panificazione. Un mestiere che oggi viene molto richiesto e che, dunque, può consentire a questi ragazzi di trovare più facilmente un impiego quando usciranno.
Inoltre con la panificazione viene ad instaurarsi un rapporto diretto tra “maestro” e “allievo”, un rapporto di fiducia, scambio, collaborazione.

Come è cambiato il progetto nel corso di questi anni?
Ci siamo costituiti coma Cooperativa. E nel 2015 abbiamo aperto un secondo punto vendita esterno al carcere, in Piazza Bettini 5, in zona Bande Nere a Milano.
E’ stato un salto nel vuoto aprire una bottega esterna ma era necessario farlo per un recupero completo. per favorire un reinserimento vero, concreto. per re-insegnare ai ragazzi a fare di nuovo i conti con il mondo che li attende là fuori.
Qui i ragazzi, sotto la guida di un maestro artigiano, si rapportano ogni giorno con i cittadini. I cittadini danno fiducia ai nostri ragazzi, danno loro una seconda possibilità, l’opportunità di rinascere e riscattarsi attraverso il lavoro.
E per il futuro che progetti avete?
Rafforzare ulteriormente la nostra attività e implementare i canali di vendita. In modo da farci conoscere da sempre più persone e creare sempre una maggiore sinergia tra il nostro lavoro rieducativo e la comunità.
I prodotti della Cooperativa Buoni Dentro
Veniamo alla parte mangereccia. Che cosa producete?
Pane, focacce, pizze, grissini, dolci, panettoni, colombe.
Utilizziamo la farina 11 grani del DESR (Distretto Economia Solidale Rurale) del Parco Agricolo Sud di Milano.
E’ una farina molto genuina, nata dall’unione dei semi di 11 grani antichi. Il pane che ne deriva è come il pane di una volta, non è gommoso in quanto non ha un glutine elastico come quello contenuto nei grani moderni.
Chi lo prova una volta torna sempre a comprarlo. Questa è una grande soddisfazione per i nostri giovani che fa accrescere la loro autostima. L’autostima è fondamentale per tornare a credere in se stessi, per capire di poter fare qualcosa di positivo per la società e all’interno della società.
In che misura i vostri prodotti sono legati al territorio milanese?
Al 100%! E’ la splendida comunità milanese che ogni giorno ci dà fiducia e permette al nostro progetto di andare avanti attraverso l’acquisto dei nostri prodotti.
Ma non solo: anche per produrre il nostro pane, i nostri dolci e i nostri prodotti da forno, come dicevo, noi ci forniamo da piccoli produttori locali del DESR.
Non sono semplici fornitori, si tratta di co-investitori: persone straordinarie che investono nel nostro progetto.
Si tratta di produttori e cittadini che si sono uniti per creare una filiera a km 0, un modo di produrre alternativo, nel rispetto dell’ambiente, dell’etica e delle persone.
Il territorio milanese, con un grande passato agricolo, è uno di quei territori in cui il legame tra cibo, etica e ambiente è molto sentito. In cui innovazione e tradizione si incontrano per dare vita a prodotti buoni nel gusto e nella coscienza.

Perché acquistare il vostro pane o la vostra focaccia o il vostro panettone? Cosa offrite in più rispetto ai tanti altri forni milanesi?
Forniamo prodotti sani, genuini e realizzati con farine a km 0.
Ma soprattutto perché noi offriamo un “progetto”. Da noi fare il pane non è solo un lavoro orientato al reddito ma è un modo per creare relazioni, legami sociali forti e incentrati sulla fiducia e la collaborazione.
Con il nostro pane si restituisce speranza ai giovani detenuti e, al tempo stesso, questi giovani vengono restituiti alla società migliori, diversi, più consapevoli e solidi. Il lavoro per noi è strumento per ridare dignità alle persone.
Il nostro pane è un prodotto “buono” per il palato, per lo spirito, per l’etica e per l’economia locale visto che ci forniamo da piccoli produttori locali.

Vendita e contatti della Cooperativa Buoni Dentro
Dove è possibile acquistare i vostri prodotti?
Nella nostra bottega milanese, in Piazza bettini 5.
Oppure vendiamo ai GAS (Gruppi di Acquisto Solidale).
Per prendere contatto con noi e acquistare i nostri prodotti, potete anche contattarci direttamente al numero + 39 335 56 40 768
Per qualunque ulteriore informazione sul progetto Buoni Dentro visitare il sito
http://www.buonidentro.it
Ringraziamo Claudio Nizzetto e Marco Fiorencis per averci rilasciato l’intervista e averci fatto scoprire questo meraviglioso progetto fatto di pane e solidarietà.