Faro DOC: la tradizione enologica siciliana delle vigne che guardano il mare

Tante sono le volte in cui abbiamo avuto l’occasione di visitare luoghi meravigliosi della Sicilia. E altrettanto numerosi i momenti in cui siamo rimasti con il fiato sospeso per la bellezza dei suoi paesaggi e per la bontà dei suoi prodotti. Giampilieri è una località a pochi chilometri da Messina, che si estende su di un terreno collinare. In questi luoghi, parleremo di vino biologico siciliano, in particolare di una denominazione molto piccola, Faro DOC. A introdurci nella vigna, guidandoci nella trasformazione dell’uva in vino, fino alla degustazione sarà il produttore Cantine Bonfiglio.
Territorio
La città di Messina è il primo porto che si incontra attraversando lo Stretto e poco più a sud troviamo Giampilieri. Precisamente in località Piano Cuturi si estendono 1,5 ettari di vigneto della Cantina Bonfiglio. Le viti godono di una vista incantevole. Infatti, dal vigneto, situato in zona collinare, è possibile ammirare lo Stretto di Messina in tutta la sua grandezza. Nel contesto collinare siciliano si inserisce la produzione di un pregiato blend (mix di diversi vitigni) unico. Parliamo della Faro DOC (denominazione di origine controllata), una produzione tutta made in Sicilia! La vocazione vitivinicola della regione è conosciuta sicuramente a livello nazionale e non si ferma qui. Faro DOC è una tipologia di vino che va riscoperta dagli appassionati e dagli amanti del vino! Infatti, è un rosso intenso che sa rappresentare magistralmente le peculiarità del vino siciliano, che lo hanno reso ambasciatore in tutto il mondo.
Invitiamo a riscoprire tutte le piccole realtà presenti sul nostro territorio, molto spesso nascoste o dimenticate. Sostenere produzioni antiche e di grande valore è oggi un’azione fondamentale. Diventa così necessario riconoscere la pluralità di proposte enologiche che il territorio italiano ha da offrire. E ne dobbiamo evidenziare anche l’unicità. Faremo tutto ciò andando ad approfondire la Faro DOC.
Cantine Bonfiglio: meno quantità, più qualità
La storia aziendale è molto antica. I terreni di Cantine Bonfiglio erano coltivati già nel ‘900 dalla famiglia. Agrumi e ulivi costituivano il principale indirizzo produttivo e oggi sono ancora in parte presenti per uso familiari. Negli anni 2000 viene impiantato il vigneto con diverse varietà autoctone siciliane. La scelta di introdurre le coltivazione della vite è legata alla forte vocazione del territorio e alla passione del titolare.
Tutte le attività di Cantine Bonfiglio sono ispirate da scelte etiche, fatte nel rispetto del territorio. Inoltre, la qualità è l’elemento essenziale della produzione. Se gli alti standard richiedono di rinunciare alle grandi quantità, Cantine Bonfiglio non ha alcun dubbio: meno vino, ma più buono. Nel 2009 l’alluvione crea molte difficoltà, ma la ripartenza sarà ricca di determinazione e di rinascita. Per la famiglia Bonfiglio è importante continuare a mantenere viva la cultura enologica siciliana. È fondamentale contribuire a far conoscere la tradizione vitivinicola del territorio, proprio in virtù di un meccanismo di rivalsa. La terra che accoglie Cantine Bonfiglio è un luogo ricco, che sa donare fortuna a chi sa vederla. Nel 2015 è stata ultimata la realizzazione della cantina, dove modernità e tradizione si incontrano dando vita a vini di elevata qualità. Abbiamo avuto il piacere di chiacchierare con Antonino, figlio del titolare. Anche lui ha scelto di seguire le orme del padre, con passione e amore per la sua terra. “La vigna per me è una sorella che ho visto nascere e crescere”, queste sono le parole di Antonino che nascono spontanea parlando dell’azienda di famiglia.
Faro DOC: incontro tra il mare e l’entroterra
Cantine Bonfiglio offre diverse tipologie di vino, ottenute tutte da cultivar autoctone e coltivate da sempre sul territorio siciliano. Parliamo di vitigni come Nerello Mascalese, Nerello Cappuccio, Nocera e Nero d’Avola. Queste uve compongono un eccellente vino Faro DOC biologico “Beatrice” .
Questo eccellente vino “di sole e sale ” ha un colore rosso rubino carico e regala piacevoli note vegetali, fruttate e floreali. Sorseggiandolo si potrà apprezzare la presenza salina, non eccessiva, la sua freschezza e la delicata presenza di tannini. È importante sottolineare che i vigneti di Cantine Bonfiglio si trovano molto vicini al mare e subiscono la sua benefica influenza. Il clima, infatti, è dipende dalle correnti marine, che generano una presenza costante di vento. Questo è assolutamente positivo per le uve, perché la è impedita la formazione di muffe sugli acini. Ricordiamo che ogni vino che beviamo è unico, perché altrettanto esclusiva è la combinazione di fattori che concorrono alla produzione. Vitigni di partenza, territorio (composizione del suolo, clima, altitudine, vicinanza al mare, correnti), le cure e le attenzioni produttive dell’uomo, le tecniche di trasformazione in cantina… Insomma ogni vino ha la sua storia e la sua identità.
Cantine Bonfiglio cerca di tutelare la qualità del Faro DOC anche attraverso una produzione secondo il metodo del biologico. La denominazione DOC Faro nasce nel 1976 e racchiude al suo interno un massimo di 15-20 produttori. La realtà è davvero piccola, ma la potenza espressiva e le caratteristiche peculiari del Faro DOC sono di grande portata. La seconda presenza fondamentale da Cantine Bonfiglio è sicuramente l’IGP Terre Siciliane Rosato Eleonora. Sensazioni di fiori freschi giungono al nostro naso, degustando questo vino rosato armonico, color cerasuolo. Beatrice ed Eleonora sono due magistrali vini siciliani creati per celebrare le “Donne di famiglia” e la tradizione enologica siciliana. Tutta la filiera produttiva si realizza da Cantine Bonfiglio, riuscendo così a monitorare l’uva da campo fino all’imbottigliamento.
Le eccellenze enologiche proposte da Cantine Bonfiglio continuano nella line “Luoghi d’Origine” che comprende la Faro DOC “Piano Cuturi” e il rosso “Kalonerò”. Un omaggio ai luoghi e alla storia territoriale che ospita i vigneti. Sapore intenso e profumi speziati, caratterizzano Piano Cuturi, mentre Kalonerò con note agrumate, esplode in un gusto rotondo. I vini Luoghi d’Origine sono prodotti con uve biologiche e con le stesse attenzioni rivolte alle “Donne di Famiglia”.
Per Cantine Bonfiglio coltivare e produrre biologico è una scelta etica. Il disciplinare impone delle stringenti regole sull’utilizzo di concimi ed ammendanti, vieta i pesticidi e regola le sofisticazioni in cantina. Biologico per la Cantina Bonfiglio vuol dire aver scelto (e continuare a scegliere ogni giorno) di perseguire una produzione rispettosa del suolo e dell’ambiente, di salvaguardare il consumatore, le viti e il territorio. Infatti, in campo si segue uno schema di coltivazione estremamente naturale, senza interventi invasivi, con una concimazione ottenuta per consociazione del favino che viene poi interrato, donando ferro al suolo, a beneficio delle viti. Un semplice esempio che ci racconta molto della conduzione aziendale di Cantine Bonfiglio e soprattutto ci parla dell’attenzione verso le produzioni.
Raccontare il territorio in ogni momento
Il rapporto di simbiosi che c’è tra il territorio e Cantine Bonfiglio è evidente ad ogni livello produttivo. Ritroviamo un forte legame con il territorio nella scelta dei vitigni (come detto precedentemente sono unicamente siciliani), nel rispetto in fase di coltivazione, nella trasformazione che avviene tutelando il vino e la sua capacità espressiva e, infine, anche nell’etichetta. Si, perché se è vero che “l’abito non fa il monaco”, non vuol dire che un’etichetta non possa caratterizzare ancora di più un vino.
Per Eleonora e Beatrice il pittore messinese Togo ha creato dei meravigliosi scorci di Giampilieri. Ritroviamo il mare e l’entroterra, legati dalla costante presenza dell’uva e del vino. Insomma, si respira la Sicilia anche solo osservando l’esterno delle bottiglie di Cantine Bonfiglio. Sembra quasi una preparazione alla meravigliosa energia del Faro DOC e del Rosato Terre Siciliane IGP. Il desiderio che cresce guardandolo, con tutte le aspettative saranno soddisfatte!
Il tempo è amico del buon vino
Per molti, abbinare un vino risulta complicato e, a volte, creare armonia tra il piatto e la bevanda scelta può risultare difficoltoso. Il suggerimento del nostro produttore è quello di abbinare principalmente il Faro DOC con piatti della tradizione siciliana. Seguire i consigli che il territorio stesso offre in termini di abbinamento è assolutamente la scelta giusta da fare!
Una prova molto emozionante, suggeritaci da Antonino, è quella di provare a bere lo stesso Faro DOC Beatrice a distanza di almeno 2 anni. Per il vino, il tempo gioca un ruolo fondamentale in termini di affinamento ed evoluzione. Infatti, Beatrice è un vino eccezionale, in grado di “crescere”. Invecchiando ammorbidirà i suoi spigoli. Questo vuol dire che una bottiglia del Beatrice giovane sarà caratterizzata dal profumo delle botti, con qualche spigolosità che invece il tempo riuscirà a rendere più armoniche. In ogni caso, ricordate che se si sceglie di aprire un vino da 3-4 anni è importante lasciarlo respirare prima di godervi la degustazione.
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