La Lagunara: mais blu e grani antichi nella Laguna veneta

Oggi vi portiamo nella suggestiva laguna veneta, a Codivigo, un piccolo paese in provincia di Padova ma vicinissimo a Chioggia. Qui la giovanissima Giorgia Piva ha recuperato antichi terreni di famiglia e ha dato vita all’Azienda Agricola La Lagunara. Giorgia ha deciso di puntare sulla coltura di cereali insoliti come il mais blu e due varietà di grani antichi. Inoltre per ridare vita ad un territorio penalizzato dallo spopolamento, ha scelto di collaborare con altri piccoli artigiani locali per la trasformazione dei cereali.
Per comprendere meglio questa realtà abbiamo intervistato Giorgia.
Azienda Agricola La Lagunara
Buongiorno Giorgia e grazie per la disponibilità. Parlaci un po’ della tua azienda
L’Azienda Agricola La Lagunara è giovanissima, ha meno di un anno. Ho voluto chiamarla così perché ci troviamo a Codivigo, vicinissimi alla bellissima Chioggia.
Coltiviamo due varietà di mais blu: meiro corvo e spinoso della Val Camonica. Sono entrambi ricchissimi di antociani, sostanze dal forte potere antiossidante. E poi abbiamo deciso di puntare anche su due varietà di grani: Inallettabile e Tintoretto.
Con i cereali poi diamo vita a pasta, crakers e biscotti. Non abbiamo ancora un laboratorio interno e collaboriamo con altri piccoli produttori locali in modo con l’obiettivo di rivitalizzare un territorio che negli ultimi anni ha subito un crescente spopolamento.
Che tipo di agricoltura pratichi?
Agricoltura biologica. Non uso nulla di chimico. Per concimare impieghiamo solo letame animale. Inoltre la mia formazione di ingengere e il desiderio di trovare le soluzioni più adatte per garantire la qualità dei miei prodotti mi hanno spinta a far analizzare i terreni per capire quale fosse il letame più adatto in base alle esigenze e alle carenze del suolo.
Qual è la tua rete di vendita?
Per il momento vendiamo soprattutto attraverso l’e-commerce del nostro sito.
Per restare sempre aggiornati e scoprire le promozioni in corso vi invito a visitare anche la nostra pagina Facebook e Instagram.
Gli inizi
Come hai iniziato questa avventura?
Sono cresciuta a Milano dove mi sono laureata in Ingegneria Gestionale. Poi, dopo la Laurea, invece di andare a lavorare in un’azienda, ho preferito recuperare dei terreni che appartenevano da generazioni alla mia famiglia.
E perché hai deciso di puntare proprio sul mais blu?
Bisogna andare un po’ indietro negli anni. Quando avevo circa 10 anni, durante un viaggio in America con mio padre, ho scoperto il mais blu. Rimasi affascinata dal colore decisamente insolito. Così, quando ho deciso di dedicarmi all’agricoltura, su indicazione di un genetista della Facoltà di Agraria di Milano, ho scoperto che si trattava della varietà Meiro Corvo e che in Europa viene coltivato solo in Galizia. Da lì è partito tutto. Successivamente ho introdotto anche la coltura del Mais blu Spinoso della Valcamonica e dei grani Inallettabile e Tintoretto.
Progetti per il futuro?
Il progetto più immediato sarà produrre con le nostre farine la pasta per il Ramen. Durante i miei studi sono stata 3 mesi in Giappone e lì mi sono innamorata di questo piatto. Così ora voglio realizzare della pasta sana e genuina per il Ramen.
I prodotti de La Lagunara
Entriamo nel cuore della tua attività. Quali sono i prodotti a cui dai vita con i tuoi cereali?
Al momento produciamo:
- farine con le due varietà di mais e con le due varietà di grano. Le nostre farine sono rigorosamente macinate a pietra e di Tipo 2: conservano il germe del grano ma sono senza crusca, elemento indigeribile per l’essere umano
- Pasta di farina Tintoretto: linguine e rigatoni.
- Pasta di Mais Meiro prodotta a crudo in modo da mantenere intatte tutte le caratteristiche e le proprietà del cereale.
- Crackers e biscotti di farina Inallettabile.
Stiamo inoltre lavorando alla produzione di farfalle e rigatoni sempre con la farina inallettabile e biscotti vegan con la farina di mais Neiro Corvo. Inoltre vogliamo tentare di fare una pasta di mais che unisca sia la varietà Neiro sia la varietà Spinoso. perché la varietà Spinoso è di per sé piuttosto salata e saporita e, quindi, permetterebbe di non aggiungere ulteriore sale. sarebbe ideale per chi, ad esempio, ha problemi di pressione alta o vuole, comunque, ridurre il sale.
Quali sono le caratteristiche del mais blu?
Il Meiro Corvo è ricchissimo di antiossidanti. Inoltre quando viene macinato dà origine ad una farina azzurrina che colpisce mlto anche per il colore. Lo Spinoso di Val Camonica, invece, pur essendo anch’esso blu, dà una farina gialla, del colore della taragna.
E le caratteristiche dei grani?
L’inallettabile è un grano antico con una bassissima percentuale di glutine, quindi adatto anche agli intolleranti. Si chiama così perché, pur essendo molto alto, è molto resistente al vento. Il Tintoretto è un grano rosso molto saporito e anch’esso ha una bassa quantità di glutine.
Legame con il territorio
In che modo senti di aver contribuito al miglioramento del tuo paese?
In primis perché qui tutti praticano agricoltura tradizionale. Io sono tra i pochissimi a fare biologico e a non stressare il terreno con prodotti chimici dannosi anche per l’ambiente.
In secondo luogo perché per la lavorazione e la trasformazione dei cereali io collaboro con piccoli artigiani del territorio.
I Consigli del produttore
E ora la parte più golosa. Consigliaci qualche ricetta con i tuoi prodotti.
La farina di grano Inallettabile è perfetta per fare la pasta frolla per fare biscotti o crostate. Dà un sapore rustico e conferisce una bella croccantezza che ricorda i dolci delle nonne. Consiglio di non utilizzare lo zucchero raffinato ma un bello zucchero di canna grezzo.
La pasta di mais Meiro Corvo è ottima per una classica pasta e fagioli invernale. per la stagione calda, invece, si sposa benissimo con un sughetto semplice con pomodorini, basilico e peperoncino.
La farina di Mais blu Meiro Corvo è perfetta per fare la polenta e, grazie al colore azzurrino, è ideale per far mangiare la polenta anche ai bambini che resteranno incuriositi dal colore. Si può fare la classica polenta da condire con spezzatini di carne o verdure. Oppure, per un antipasto sfizioso, vi consiglio di tagliare a cubotti la polenta avanzata il giorno prima e saltarla in padella con una caponatina di verdure.