La Nocciola delle Langhe: tutto quello che c’è da sapere

Il nocciolo è stato uno dei primi alberi ad essere coltivato dall’uomo. I suoi frutti, rappresentavano un approvvigionamento di energia, anche per le popolazioni nomadi. Solo intorno agli anni ’30 del novecento si diffonde la coltivazione del nocciolo anche in Piemonte grazie all’attività del Professor Emanuele Ferraris. Ecco che, infatti, la coltivazione della Nocciola delle Langhe prende vita e diventa tra i prodotti più apprezzati e ricercati nel settore dolciario italiano.
Nocciola delle Langhe: caratteristiche
Tonda, gentile e trilobata sono tre caratteristiche fondamentali da tener presente quando parliamo di Nocciola delle Langhe. Tra le meravigliose colline del basso Piemonte la nocciola è un’eccellenza del territorio. La superficie coltivata a nocciolo in quest’area piemontese, del Roero e del Monferrato, è di circa 7 mila ettari. In particolare, l’albero di nocciole predilige crescere nell’Alta Langa.
La Nocciola delle Langhe è detta anche Trilobata o Tonda Gentile. La sua forma è tondeggiante, liscia e il suo sapore è delicato. La Nocciola delle Langhe è molto apprezzata sia per le sue caratteristiche organolettiche che per la sua inclinazione ad essere trasformata. Infatti, è facilmente pelabile e il frutto si conserva bene a lungo. Il guscio si presenta sottile, ma molto duro, e la maggior parte del peso si concentra nella polpa edibile.
Nel 1993 è stata riconosciuta alla Nocciola del Piemonte l’Indicazione Geografica Protetta (IGP) e premiata per “le caratteristiche qualitative particolari e di pregio…”

Proprietà della Nocciola delle Langhe
La Nocciola Piemonte IGP ha delle caratteristiche che la rendono unica. Infatti, rispetto a tutte le altre specie italiane ed estere, questa specie di nocciola contiene un elevata frazione lipidica. In particolare, l’acido oleico è un grasso monoinsaturo (contenuto nel seme della nocciola) che aiuta a innalzare i livelli di colesterolo buono nel sangue. Inoltre, la nocciola delle Langhe contiene numerosi aminoacidi essenziali e la Vitamina E.
Raccolta della Nocciola
Il periodo della raccolta è quello cruciale, più importante, per garantire qualità. La raccolta avviene nel primo periodo autunnale, che va da settembre-ottobre. Il momento esatto, chiaramente, è variabile, a secondo dell’annata e della zona. A maturazione raggiunta, il rivestimento esterno tende a raggrinzire, raggiungono l’esatta pezzatura (dimensione) e il guscio sarà marrone.

Le nocciole, quindi, si staccano dal ramo e cadono a terra. La raccolta, dunque, avviene scuotendo i rami e raccogliendo i frutti caduti. Un fattore molto importate è il tempo. Infatti, è necessario prendere le nocciole in fretta da terra. Questo, permette di evitare che i frutti assorbano umidità e quindi, mantenere intatte le nocciole. Di conseguenza, anche le caratteristiche organolettiche e nutraceutiche saranno preservate. La fase di raccolta può avvenire manualmente, richiedendo tempi lunghi e tanta fatica, coadiuvata da piccoli attrezzi. Oppure, molto spesso, oggi la raccolta è meccanizzata grazie all’impiego di aspiratrici in grado di effettuare una separazione tra i frutti e fogliame, rami, pietre.
Nocciola delle Langhe essiccata
Dopo la raccolta, la nocciola nel suo guscio si conserva a lungo, ma fresca deve essere consumata entro 3-4 settimane. Per aumentare il tempo di consumazione, l’essiccazione è un processo del tutto naturale e per niente invasivo, ci spiega il nostro produttore piemontese Il Ciabot. Infatti, questa lavorazione naturale permette di mantenere intatto il frutto ed evitare alterazioni di ogni genere. Possono essere essiccate al sole e lasciate stese per almeno una settimana. Il suggerimento è di evitare di lasciarle all’aperto di notte, al fine di tutelare il frutto dall’umidità. L’essiccazione, però, può avvenire anche per mezzo del forno a una temperatura di 40-50°C, lasciando lo sportello semi aperto. La Nocciola della Langhe essiccata fa parte della frutta secca ed è un alimento importante per la nostra alimentazione. Può essere gustata intera per colazioni e merende, con altra frutta secca, con cereali e immersa nello yogurt! Inoltre, è la base per tantissime preparazioni dolci e salate.

Gli impeghi della Nocciola in cucina
La Nocciola delle Langhe è un frutto che necessita di ambienti freschi e ventilati per essere conservata al meglio ed evitare il suo deterioramento. Le nocciole possono essere mangiate fresche, appena colte, oppure essiccate. Possono essere utilizzate per la preparazione di dolci, creme e gelati.
Michele Prochet era un artigiano torinese, il primo a inventare il gianduja, mettendo insieme cioccolato e pasta di nocciole tostate. Nel 1806 Napoleone aveva sospeso le importazioni dall’Inghilterra, compreso il cacao. I pasticceri di Torino miscelarono il poco cacao reperito insieme alla Tonda Gentile. Oggi, cacao e nocciola sono ingredienti fondamentali per la creazione di dolci tipici come il gianduiotto o il tartufo dolce d’Alba.

I nostri produttori del Piemonte ci hanno guidato alla scoperta degli usi tradizionali (e innovativi!) della Nocciola delle Langhe. In particolare l’Azienda Agricola PropiBun che coltiva e trasforma la Nocciola Tonda Gentile, ci ha proposto diverse prelibatezze dolci alla nocciola.
Dolci a base di nocciola
La Crema Spalmabile di Nocciola delle Langhe è ottenuta dalla riduzione in pasta delle nocciole tostate. La tostatura è un processo che impreziosisce la nocciola, in quanto con le alte temperature avviene lo scioglimento degli oli e dei grassi presenti nel seme. In questo modo, gli aromi della nocciola sono esaltati e resi maggiormente persistenti. La Nocciola delle Langhe tostata ha sicuramente un aroma inteso e penetrante, ma le Nocciole della Langhe salate hanno un carattere ancora più deciso. Infatti, dopo la tostatura vengono immerse in uno sciroppo che fa da collante per il sale. La tradizione dolciaria propone poi i Tartufi di Nocciole delle Langhe al cioccolato fondente, i classici e intramontabili Baci di dama, i croccanti Brutti ma Buoni della tradizione piemontese e la Torta di Nocciola, un classico imperdibile. Albume, zucchero e nocciole: questi tre ingredienti costituiscono la ricetta per i biscotti chiamato Gere di Langa, un eccezionale simbolo della terra dei noccioli.

Scopri tutti i dolci piemontesi alle Nocciole delle Langhe!
Salato a base di nocciole
Chi ha detto che le Nocciole delle Langhe possono essere utilizzate solo per preparare dolci? C’è chi quotidianamente, attraverso il proprio lavoro, sfata questo mito e propone snack salati alle nocciole. Vi facciamo solo qualche esempio, per alimentare la vostra fantasia in cucina e sperimentare. I Cracker alle Nocciole della Langhe o i Grissini alle Nocciole delle Langhe possono essere la merenda salata ideale in una giornata al lavoro o in un weekend in vacanza. Abbinati a salumi e formaggi, creme spalmabili e conserve, cracker e grissini alle nocciole possono essere l base per sfiziosi aperitivi. Inoltre, la granella di nocciole può essere utilizzata per guarnire qualsiasi tipo di piatto! Infine, la farina di Nocciole delle Langhe può essere utilizzata per la preparazione di dolci e salati.