La Preta Tarantini: una passione di famiglia

Oggi vi portiamo a Pizzoferrato, un piccolo paese che conta circa 1200 abitanti in Abruzzo. Qui siamo andati a conoscere La Preta Tarantini, un’Azienda Agricola a conduzione familiare che comprende anche un agriturismo.
Il titolare, Carmine Tarantini, insieme alla mamma, ai fratelli e ai cugini, alleva pecore, maiali e vitelli nel massimo rispetto della loro natura e coltiva grano e patate.
Per comprendere meglio questa bellissima realtà che ha ridato vita e valore ad un territorio, abbiamo intervistato proprio Carmine.
La Preta Tarantini
Buongiorno carmine e grazie per la disponibilità. Ci racconti un po’ della vostra attività.
La Preta Tarantini è nata nel 1987 per iniziativa mia, dei miei fratelli e d due cugini. Io sono un Perito Agrario e sono stato anche candidato sindaco qui a Pizzoferrato. perché credo fermamente nella possibilità di fare qualcosa di positivo per il proprio territorio. Volevamo fare qualcosa per il nostro Paese, rilanciarlo in qualche maniera, ridargli vita e portare un valore
L’Azienda Agricola è stata realizzata grazie ai fondi della Cassa per il Mezzogiorno che ci hanno permesso di dare vita ad una stalla, un fienile e una casa colonica.
Noi alleviamo pecore comisane, una razza sicula, maiali e vitelli e coltiviamo grano e patate. Inoltre abbiamo un laboratorio interno dove produciamo formaggi e salumi a partire dal latte o dalle carni dei nostri animali. Abbiamo anche un agriturismo dove vendiamo e somministriamo i nostri prodotti tra cui anche il pane e la pasta fatti con il nostro grano.
Che tipo di agricoltura praticate?
La nostra è un’agricoltura naturale. Non utilizziamo niente di chimico. Il nostro unico concime è il letame dei nostri animali.
E per quanto riguarda gli animali come vengono allevati?
Nel modo più naturale e rispettoso possibile. Durante la bella stagione stanno al pascolo e si nutrono solo di erba e di granaglie che produciamo noi. Durante l’inverno, quando qui il clima è molto rigido, stanno in una stalla fatta a posta per loro in base alle loro specifiche esigenze.
Dagli inizi ad oggi
Come sono stati gli inizi e come è cambiata la vostra azienda agricola nel corso di questi anni?
I primi 15 anni ci siamo concentrati più che altro sull’allevamento del bestiame e sulle colture tipiche. In un primo tempo producevamo carne e lana. Poi io ho atto un corso per imparare a fare i formaggi e abbiamo aperto un laboratorio di trasformazione e una piccola bottega qui in Paese.
Riscontrando un grande apprezzamento da parte dei clienti e dei turisti per i nostri prodotti, allora abbiamo deciso di fare un passo ulteriore e abbiamo aperto un agriturismo. Siamo stati i pionieri in questo senso. Ora ci sono 10 strutture ma in quegli anni da noi non esistevano gli agriturismi.
Oggi, oltre all’azienda agricola e all’agriturismo, abbiamo anche un’area di servizio che comprende un punto vendita e una tavola calda. L’abbiamo aperta su spinta di uno dei miei fratelli, Ingegnere ed esperto di Energie Rinnovabili, un avanguardista insomma.Lì teniamo sia i nostri prodotti sia quelli di altri piccoli produttori locali.
Dove si possono acquistare i vostri prodotti?
Presso il nostro agriturismo e presso l’area di servizio.
Al momento non abbiamo tempo di fare mercatini o fiere.
I prodotti de La Preta Tarantini
Entriamo nel cuore della vostra azienda. Che cosa producete oggi?
Formaggi, salumi, insaccati e pane. Essenzialmente questo.
Per quanto riguarda i formaggi ne facciamo 2:
- la ricotta con latte di pecora.
- un semicotto realizzato sempre con latte di pecora crudo, non pastorizzato e a cui non aggiungiamo fermenti lattici. Ne produciamo una quantità limitata, non più di 7 quintali all’anno per il momento.
Poi con il maiale facciamo il prosciutto, le salsicce e un salame tipico delle nostre zone che si chiama “salame sprusiat“, cioè pressato. Viene realizzato con le parti più nobili dell’animale e lasciato asciugare per 3 giorni a 5-6 gradi. -
Le salsicce artigianali de La Preta Tarantini - Con il vitello, invece, facciamo i pacchi famiglia in modo che le persone del posto mangino carne allevata in modo sano e naturale e legata al territorio.
Poi facciamo il pane con il nostro grano, lo strutto e le nostre patate viola di Pizzoferrato che hanno la peculiarità di non avere acqua. L’aggiunta delle patate rende il pane particolarmente morbido e fragrante mentre lo strutto permette di conservarlo anche per 1 settimana. -
Il legame con il territorio
In che misura vi sentite legati al vostro territorio?
In tutto e per tutto! Noi abbiamo portato un valore aggiunto con il nostro lavoro che ci permette di far conoscere i nostri sapori tipici anche ai turisti.
Abbiamo mantenuto la tradizione adeguandola, tuttavia, alle nuove esigenze alimentari delle persone. per esempio nell’agriturismo proponiamo il nostro ragù di castrato ma invece di farlo con lo strutto, come si faceva una volta, oggi lo facciamo con l’olio extra vergine di oliva, più leggero e salutare.
I consigli del produttore
E ora la parte più gourmet. Qualche abbinamento culinario per valorizzare al massimo i vostri prodotti.
I salumi sono squisiti semplicemente serviti in un bel tagliere come antipasto. Magari abbinati ad un nostro vino tipico come il Montepulciano d’Abruzzo, un bel rosso corposo.
Con il nostro formaggio semicotto, che produce mia madre personalmente, ci siamo inventati un dessert che è proprio una nostra creazione. Uniamo al formaggio del buon miele e il liquore abruzzese Centerbe. A questo formaggio si può abbinare un altro nostro vino tipico che è il Pecorino, un bianco di un vitigno autoctono, molto tannico, con sentori di biancospino. Va bevuto fresco.
Il pane è buono anche da solo o servito con una bella spalmata di una buona confettura artigianale.
Infine la nostra patata viola di Pizzoferrato, avendo pochissima acqua, è l’ideale per fare gli gnocchi.