Le marmellate di Rosi: territorio, tradizione e passione

A Crosaro di Marostica, in provincia di Vicenza, c’è una piccola Azienda Agricola che si chiama Frutteto Antico ma che tutti conoscono come “Le marmellate di Rosi“.
La titolare, la signora Rosella Frigo, è una donna gentile e piena di amore per il territorio. Ha scelto di dedicarsi alla produzione di composte a base di frutti antichi, frutti selvatici, fiori e bacche.
Ha unito tradizione e innovazione dando vita ad un prodotto originale con ciò che il territorio ha da offrire per valorizzare la sua terra.
L’abbiamo intervistata e lei ci ha raccontato la sua storia: una storia fatta di amore, famiglia e dedizione.
Le marmellate di Rosi, un sogno trasformato in realtà
Buongiorno Rosella e grazie per la disponibilità. Parlaci un po’ della tua azienda.
La mia azienda, in realtà, si chiama Frutteto Antico anche se tutti ormai mi conoscono come la titolare de Le marmellate di Rosi.
Frutteto Antico perché io lavoro con frutti antichi provenienti da piante secolari, autoctone di questo territorio.
Questo, per tradizione, era un territorio di “trecce”. Mi spiego meglio. Nel territorio sono presenti tanti terrazzamenti, conformazione tipica della Pedemontana Veneta. In questi terrazzamenti si coltivava il “messo”, una varietà antica di grano di cui si usava solo il midollo. Con il midollo di questo grano si facevano delle sottilissime trecce che poi venivano vendute ad una fabbrica locale che produceva cappelli di paglia.
E questi terrazzamenti erano circondati da frutteti.
Io ho recuperato questi frutti, tutto qua. Non ne ho introdotti nuovi. Per questo ho scelto di chiamare l’azienda Frutteto Antico.
Produco composte, non marmellate. Le marmellate sono solo quelle di agrumi. Ma nel linguaggio comune le persone estendono il termine “marmellata” anche alle confetture e alle composte.
Le mie composte contengono dal 70 all’80% di frutta e pochissimo zucchero di canna grezzo e biologico.
Come mai la scelta di produrre composte?
Perché mi dà la possibilità di sfruttare al massimo ciò che il territorio offre. E perché sono un prodotto un po’ originale per questa zona.
Inoltre ho unito i frutti antichi a frutti selvatici, fiori e bacche che raccolgo personalmente.
Fin da bambina ho la passione per la raccolta e, le confettura, mi danno la possibilità di trasformare la passione in lavoro.
Quali sono i tuoi metodi di coltivazione?
Pratico un’agricoltura naturale al 100%. Oltre l’agricoltura biologica. Quest’ultima, infatti, prevede l’utilizzo di determinati prodotti come concimi o insetticidi. Io non uso nulla invece.
L’unica cosa che faccio è mettere diversi tipi di erbe intorno ai tronchi. Queste quando marciscono diventano un ottimo fertilizzante naturale.
Una storia di amore e progetti
Come è nata l’idea di aprire l’azienda agricola?
Io e mio marito ci recavamo spesso in Francia. Ai tempi entrambi svolgevamo altri lavori ma avevamo il sogno di trasferirci in campagna e mettere sù una nostra piccola azienda dopo la pensione.
In Francia ebbi l’occasione di seguire corsi sulla preparazione di marmellate e confetture.
Poi decidemmo di acquistare una casa con annessi i terreni.
Mio marito, purtroppo, 9 anni fa venne a mancare e io 6 anni fa decisi di dare vita a quello che era il nostro sogno.
All’inizio fu davvero un azzardo perché ne sapevo poco di questo mondo. Ma un po’ la necessità e, soprattutto, la passione mi hanno fatta andare avanti.
Ho aperto un PPL, un piccolo laboratorio di Piccola Produzione Locale dove produco le mie composte ed estratti.
Hai intenzione di espanderti per il futuro?
Sinceramente no. Per me l’importante è fare ciò che amo e che mi dia il necessario per vivere. Non voglio espandermi per lavorare il doppio e avere meno tempo.
Ora faccio vendita qui da me, online sul sito e partecipo a diversi mercatini di Coldiretti.
Sto bene così.
Se volete venire a trovarmi siete i benvenuti. Basta avvisarmi telefonicamente al numero + 39 347 442 25 70 oppure via mail a: info@lemarmellatedirosi.it
Inoltre potete visitare la Pagina Facebook e la Pagina Instagram.
Scopriamo le marmellate di Rosi
Quali marmellate produci?
Come già detto uso il termine “marmellate” perché la gente comprende meglio di cosa si tratta. Se dicessi composte molti penserebbero a qualcosa di salato.
A rigore però le mie sono composte.
Sono suddivise in 5 linee:
– delizie dell’orto;
– frutti dimenticati;
– frutti antichi;
– fiori di Primavera;
– sapori esclusivi.
Oltre alle composte ho gli estratti. Ottimo l’estratto di Pino Mugo non solo a scopo alimentare ma anche come rimedio per la tosse. Un rimedio ereditato dai nostri nonni ma sempre attuale.
I frutti antichi sono un po’ il tratto saliente dell’azienda. Quali frutti antichi, in particolare, si possono trovare nelle tue composte?
Ho 4 antiche varietà di mele:
– rosetta (che un tempo veniva utilizzata anche per profumare i cassetti).
– Fiamma.
– Madonnina.
– Dell’olio.
Quest’ultima si chiama così perché sulla buccia ha una patina oleosa.
Poi ho un’antica varietà di uva, l’uva baco. E ho le fantastiche ciliegie Durone Antica Varietà con cui do vita ad una composta a cui aggiungo la melissa.
Perché un consumatore dovrebbe scegliere le tue composte?
Perché contengono un’altissima percentuale di frutta (minimo il 70%). Perché la mia frutta è coltivata solo in modo naturale, senza concimi né insetticidi di alcun tipo.
E poi perché i frutti antichi hanno sapori, profumi e proprietà organolettiche ben diversi dalla frutta che siamo abituati a trovare nei supermercati.
Cibo e territorio, un legame inscindibile
In che modo i tuoi prodotti si legano al territorio?
Il legame è inscindibile. Questi frutti antichi sono originari di questo posto, fuori di qui non si trovano o se si trovano hanno un sapore e un profumo diverso. Stesso discorso per le erbe selvatiche, o per i fiori e le bacche.
Fuori da questo territorio le mie confetture e i miei estratti non potrei proprio realizzarli, non troverei la stessa materia prima.
Un esempio è il Pino Mugo con cui io faccio l’estratto. Esso è una specie protetta in Italia. Ma qui in questa zona ne abbiamo moltissimo perché, a differenza delle altre tipologie di pino, ha una forma a cespuglio che è molto resistente alle intemperie.
Dunque qui abbiamo la possibilità di raccoglierlo.
Stesso discorso per gli altri frutti antichi. Il Durone Varietà Antica, ad esempio, è tipico di questo territorio. In passato c’era una sagra dedicata a questo frutto.
Come gustare al meglio Le marmellate di Rosi
Dacci qualche consiglio su come gustare al meglio le tue composte per esaltarne il sapore.
Alcune sono particolarmente indicate con i formaggi. L’estratto di Pino Mugo è indicato con i formaggi stagionati oppure con il primo sale alla griglia e accompagnato da cioccolato, come dessert.
Consiglio di provare la composta di Peperoni e Rosmarino con i formaggi freschi o come salsa di accompagnamento alle carni.
Per insaccati di maiale consiglio, per contrasto, la composta di Cavolo Cappuccio, Cannella e Uvetta.
Per la colazione, invece, è squisita la composta di Ciliegia Durone Antico con Melissa. Quest’ultima ha proprietà antidepressive e calmanti. A conferma che la natura ci dà spontaneamente tutto ciò che ci occorre per stare bene.
La composta di Ciliegia Antica e Rabarbaro Selvatico, invece, si sposa benissimo con i pecorini.
Per preparare biscotti o crostate è molto buona anche la composta di Lampone con Fiori di Sambuco.
Una semplice fetta di pane diventa qualcosa di straordinario con una spalmata di composta di More di rovo e Fiori di Tiglio dal leggero sentore di miele.