Manna delle Madonie: preziosa linfa di frassino

Siamo in Sicilia nelle vicinanze della costa tirrenica, a pochi passi da Cefalù. Spostandoci di qualche chilometro nell’entroterra, ci ritroviamo ai piedi delle Madonie. La vallata è stata da sempre abitata e nel tempo ha ospitato greci, romani, arabi e bizantini, di cui abbiamo memorie tutt’ora. Il Parco delle Madonie contorna piacevolmente il paesaggio offrendo una biodiversità elevatissima, con più di 1600 specie vegetali. Infatti, animano il parco numerose piante endemiche, alberi monumentali, circa 65 specie di orchidee selvatiche, uccelli rari e invertebrati. Precisamente, l’azienda di cui vi parleremo oggi opera nei territori di Pollina e Castelbuono in provincia di Palermo. In queste località si produce la Manna delle Madonie dagli alberi di frassino. Tradizione, natura e salute si fondono in un unico prodotto, dalle proprietà benefiche antiche. L’azienda agricola Manna TerrAcqua si prende cura degli alberi e insieme collaborano per donare la preziosa linfa.
Collaborazione preziosa
Manna TerrAcqua è tra le poche aziende rimaste ad occuparsi della produzione di Manna pura nelle terre siciliane. Ottavio, il titolare, ci guiderà verso la conoscenza di questo prodotto e delle sue particolari caratteristiche. I maestosi frassini della manna costituiscono l’azienda e sono loro a dettare tempi e modalità di lavoro. Tutto ruota intorno ad essi e alle loro fasi biologiche. Secondo la legge del 1928 che regola la produzione, è definita manna la linfa del Frassino Excelsior e dell’Orniello detto anche Amolleo (Fraxinus Ornus). Ottavio ci racconta che negli anni i coltivatori hanno effettuato degli innesti con le piante più produttive, dando origine a degli ibridi locali che hanno nomi tipici dialettali siciliani.
L’albero diventa quasi un membro della famiglia che ha bisogno di cure e attenzioni. Esso ha una sua individualità, con necessità proprie che vanno assecondate se si vuole avere la produzione della linfa.
Tra la terra e il mare
Manna TerrAcqua nasce ormai 15 anni fa, grazie alla curiosità e al coraggio di Ottavio. Occupandosi già professionalmente di agricoltura, Ottavio casualmente entra in contatto con la manna e ne resta affascinato. Sceglie così di intraprendere una strada atipica e particolare: ritornare a un lavoro fatto di tradizione e fatica. Riesce ad acquistare i terreni con alcuni alberi di frassino già presenti e nel frattempo ne impianta di nuovi. In estate lavora come stagionale per la raccolta di manna presso altri produttori e impara dai saggi. Accumulando esperienze e conoscenze, Ottavio inizia a dedicarsi alla sua azienda.
I terreni a Pollina e a Castelbuono diventano così una seconda casa. Il nome Manna TerrAcqua è stato scelto perché l’azienda vuole essere l’elemento di congiunzione tra la terra e il mare, visibile all’orizzonte.
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Frassino: manna e tisana
La manna deriva dall’incisione della corteccia delle specie di frassino sopra indicate, si parla infatti di frassino della manna. La produzione di questa linfa è altamente variabile. Infatti, è influenzata da elementi esterni incontrollabili come l’umidità o il vento di scirocco. La manna è un prodotto igroscopico con elevata capacità di assorbire le molecole d’acqua presenti nell’ambiente circostante. Questa attitudine, con un’eccessiva presenza di umidità, impedisce alla linfa di consolidarsi. La campagna di raccolta inizia a metà luglio e prosegue per circa un mese e mezzo. La giornata inizia presto in azienda, ma ci si avvia all’incisione della corteccia solo quando l’aria è più calda e l’umidità diminuisce. La corteccia del frassino viene intaccata ciclicamente: ogni anno sarà incisa solo una sezione del tronco diviso in quattro parti (nord, sud, est, ovest). Questo alternare annualmente la porzione di corteccia permette alla pianta di rimarginare le ferite. Inoltre, viene effettuata un’unica incisione al giorno, partendo dal basso e risalendo verso l’alto: a fine stagione saranno incisi circa 60 centimetri.
In ogni caso, il tempo di produzione non è mai ben definito. Solo attraverso un’attenta e quotidiana osservazione dell’albero è possibile intuire il momento giusto per iniziare. Successivamente all’incisione la linfa inizia a gocciolare su un filo di nylon. In base alla sudorazione dell’albero, cambia la quantità di linfa rilasciata e di conseguenza i tempi di formazione del cannolo. Cosi viene chiamata la stalattite di manna che viene a crearsi. Con molta attenzione e delicatezza, una volta raccolti, i cannoli sono fatti essiccare su stenditoi di legno.
Il cannolo di manna consolidato ed essiccato viene confezionato. Ottavio ci racconta che la manna è prodotta in purezza, questo indica che è un prodotto genuino e autentico. Le proprietà benefiche della manna sono molteplici. Quest’essudato zuccherino è un composto complesso, ricco di mannite o mannitolo, acqua, sali minerali, fruttosio e basse quantità di glucosio. Infatti, è un blando lassativo, con funzione digestiva. Può essere utilizzato anche dai diabetici in sostituzione allo zucchero perché non altera il livello glicemico del sangue. Se somministrato ai bambini concorre al trattamento delle coliche. Inoltre, Ottavio racconta che è spesso consigliato a coloro che si sottopongono a trattamenti oncologici, in quanto compensa la perdita di sali minerali assicurandone un buon apporto. Gli alberi di frassino sono molto preziosi anche per altre loro parti vegetali, utili al nostro organismo. Manna TerrAcqua propone oltre alle confezioni di cannolo di manna, una tisana di frassino. Questo prodotto contiene le parti verdi del frassino: semi, foglie, gemme e corteccia. I componenti della tisana di frassino, sono raccolti in periodi dell’anno diversi, sottoposti a un processo di essiccazione e tagliati manualmente. La tisana è ottima per combattere la ritenzione idrica, grazie alle proprietà diuretiche. Inoltre, la presenza dei semi trasmette blande proprietà purganti.
Produzione di manna sostenibile
Manna TerrAcqua rappresenta il desiderio di preservare la tradizione agricola di un territorio. Infatti, con il suo lavoro esalta la tipicità e l’unicità della manna. Durante questo lavoro agricolo, si crea una forte intesa con la natura. Si costituisce quasi un patto di alleanza tra il “mannalùoro” e il frassino della manna.
L’incisione è fatta con cura e attenzione, senza indebolire l’albero e rispettando i suoi tempi di ripresa. La scelta di Ottavio è quella di praticare un’agricoltura sostenibile, eliminando completamente prodotti chimici e macchine agricole. Si predilige infatti una concimazione con humus di lombrichi e potature manuali. TerrAcqua, tramite la sua azione produttiva, si eleva a custode di un territorio e di una cultura.
La dolcezza della manna
L’albero produce l’essudato zuccherino in vari momenti della giornata e, a volte, anche in giorni differenti. Sarà quindi impossibile pretendere che i cannoli siano tutti uguali. Ottavio ci racconta che il colore della manna è eterogeneo, variando dal bianco, al mielato, all’ambrato. Di conseguenza anche il sapore e la quantità di zuccheri sarà differente. La manna può essere utilizzata come dolcificante nel latte e altre bevande. Da no sottovalutare il suo impiego in cosmetica: la manna sciolta nello yogurt bianco intero può essere un’ottima crema di bellezza. Ottavio, in ogni caso, ci suggerisce di mangiare un pezzetto di cannolo di manna anche da solo, per apprezzarne il sapore.
A questo proposito, ci dice Ottavio, che il gusto della manna ricorda ad ognuno qualcosa di diverso. In ogni caso risulta avere un aroma dolce e fresco. Il potere di un prodotto si può quantificare anche nella sua capacità di evocare bei ricordi in chi si accinge ad assaporarlo.