Monte Agri Bio: custode del territorio in Val di Susa

Chiudendo gli occhi e provando a immaginare la Val di Susa, si aprono davanti a noi scenari meravigliosi: boschi, alte vette con il cielo azzurro come sfondo o ancora la neve candida sui tetti e sui crinali, flora libera di spuntare in ogni dove e animali che scorrazzano indisturbati. Rimanendo in questo splendido scenario, vogliamo raccontare la storia di chi vive e rispetta le bellezze ambientali, contribuendo a custodirle. A 700 metri sul livello del mare, a Bussoleno, sorge l’azienda agricola Monte Agri Bio, di cui vi parleremo oggi. Non possiamo fare a meno di presentarvi Silvio e la sua storia di scelte coraggiose.
Ridare vita a territori abbandonati
Silvio, dopo un percorso universitario ricco di sogni e di speranze, decide che è arrivato il momento di progettare e concretizzare il suo futuro. Dopo mesi di instancabili ricerche, Silvio nel 2016, ormai ventiquattrenne, riesce a trovare il luogo giusto dove potersi inserire nel paesaggio naturale e trovare la propria strada in punta di piedi.
Con dedizione e forza di volontà, il neo agricoltore recupera una vecchia baita di montagna e i terreni abbandonati annessi: egli ricrea le condizioni per poterci vivere e pian piano avviare la sua azienda.
Le prime difficoltà non tardano ad arrivare: la burocrazia che certamente ha reso l’impresa ardua, ma anche i primi incontri con chi quella terra l’ha abitata prima di lui. A questo proposito, Silvio ci racconta che i primi raccolti sono andati persi: i cinghiali hanno molto apprezzato le colture in campo e sono stati i primi a potersi deliziare delle bontà aziendali! In questo racconto emerge la bellezza dell’imparare a convivere tutti insieme: l’uomo deve adattarsi, con la consapevolezza di dover rispettare gli altri esseri viventi, piante e animali.
Dalla frutta fresca si ottengono trasformati di qualità
A questo punto vi starete chiedendo cosa produce oggi l’azienda Monte Agri Bio. Silvio si dedica alla coltivazione di ortaggi stagionali: piselli, fagioli, patate a buccia rossa, patate a polpa viola, cipolle e zucchine destinati alla vendita diretta. Il centro di molto lavoro aziendale è il frutteto, che Silvio ha creato partendo da zero e da cui oggi ricava meravigliosi frutti per il confezionamento di trasformati artigianali. La scelta ricade principalmente sulla produzione dei piccoli frutti: ribes, more, lamponi e fragole, ricchi di antocianine con azione antiossidante e altre proprietà benefiche per il nostro organismo.
Invece, i mirtilli avendo bisogno di un suolo più acido di quello a disposizione da Monte Agri Bio, vengono acquistati da un’azienda di fiducia con sede a Revello (Cn), in una zona vocata alla produzione di questo frutto. Le confetture di Monte Agri Bio sono molto apprezzate perché povere di zucchero e la presenza di frutta raggiunge circa il 75%. La frutta raccolta al giusto tempo di maturazione viene trasferita nel laboratorio aziendale: le fragole ad esempio devono percorrere soli cinquanta metri dal campo alla pentola!
Silvio ci racconta di come sia importante rispettare i tempi della natura e saper cogliere la frutta al momento giusto, per poi procedere con tutto il processo di trasformazione, di cui si occupa lui stesso passo per passo. La frutta, dopo essere stata lavata, sbucciata e tagliata, è cotta all’interno di un pentolone e portata a ebollizione: anche in questa fase i tempi sono fondamentali per ottenere un prodotto di qualità. Silvio spiega che i lotti sono molto piccoli, infatti vengono lavorati e cotti un massimo di cinque chili per volta.
La lavorazione di queste piccole quantità permette ridotti tempi di ebollizione e di conseguenza minor esposizione della frutta al calore, conservando le caratteristiche nutrizionali iniziali della materia prima e garantendo alla confettura il colore originario del frutto di partenza. Dietro ad un barattolo di semplice confettura c’è un grande lavoro di pazienza e di cura, che parte dal campo e si amplifica nel processo di trasformazione. Silvio ha pensato anche ai più golosi, inserendo tra i suoi prodotti anche delle confetture con il cioccolato fondente: qui la presenza di frutta è al 60%, garantendo la genuinità e un sapore più dolce che si mescola all’intensità del mirtillo o della mela. Inoltre, non manca la frutta fresca a vendita diretta: ciliegie, susine e kiwi. Gli alberi di marroni presenti in azienda sono secolari e autoctoni della Val di Susa.
Un altro prodotto molto speciale è il liquore tipico di Genepy (o Genepì) ottenuto dalla macerazione in alcol di Artemisie Alpine. Questa specie erbacea perenne, cresce sull’arco alpino occidentale, sui crinali ventosi ad alta quota. Ad oggi ne è vietata la raccolta, anche se è possibile coltivare l’Artemisia Umbelliformis in ambiente alpino, sopra i 1500 metri di altezza. La pianta officinale dopo l’essiccazione è messa in infusione per circa un mese e, solo in fase finale, viene regolato il grado alcolico. Oltre che essere un favoloso digestivo, il Genepy può essere bevuto caldo contro tosse e raffreddore.
Da Monte Agri Bio possiamo inoltre scegliere tra i vari liquori ottenuti per infusione: quello alla salvia, al mirtillo o al lampone. Anche la grappa al mirtillo è un prodotto unico nel suo genere che consigliamo di provare, con un gusto più delicato rispetto alla classica grappa.
L’espressione della multifunzionalità dell’agricoltura
Silvio è partito da zero nel costruire la sua azienda e questo gli ha permesso di creare un piano di produzione e di lavoro distribuito equamente su tutto l’anno, anche se l’imprevedibilità della natura e del clima non può essere controllata.
Ascoltando Silvio e i suoi racconti capiamo la sua filosofia: in agricoltura non si può aver fretta o cercare di forzare i cicli biologici, è necessario sapere attendere e imparare a cogliere il momento giusto. Inoltre, si percepisce la fusione e l’alleanza pacifica che Silvio ha instaurato con l’ambiente esterno, nel rispetto del luogo in cui sorge l’azienda.
Egli stesso si definisce un agricoltore polifunzionale: Silvio è l’unico abitante della borgata in località Grangia dell’Alpe che, oltre al recupero dall’abbandono della struttura e dei terreni, ha scelto di svolgere un ruolo di sentinella del territorio. Infatti, con la sua presenza presidia e controlla l’ambiente esposto alle calamità naturali di ogni genere. Essere sul luogo gli permette anche di avere un ruolo centrale nell’accoglienza dei turisti, nel fornire loro suggerimenti sui sentieri da percorrere e consigli per raggiungere i vicini rifugi alpini. La sua scelta di vita si esplica in varie direzioni, abbracciando a tutto tondo la componente ambientale e sociale, servendo la comunità tutta. Un’altra importante scelta è quella di far rete tra produttori, sostenendosi in un contesto di lealtà, fiducia e confronto. Insieme, riescono a superare le difficoltà che incontrano durante le stagioni produttive.
Il reale valore dei prodotti
In azienda c’è sempre un gran da fare e Silvio sperimenta novità, cimentandosi in nuove ricette, unendo la tradizione all’innovazione. Attraverso il suo lavoro da produttore, egli cerca di trasmettere al cliente il giusto valore del prodotto, raccontando la sua storia, insieme al valore nutrizionale e salutistico del prodotto in questione.
Parlando dell’importanza di comunicare al cliente l’essenziale ruolo della stagionalità e della vendita a prezzi equi, Silvio cita lo studioso Michael Pollen: il giornalista, in uno dei suoi libri, sostiene l’impossibilità dell’esistenza di un cibo a basso costo. Infatti, per quel prezzo esiguo che noi consumatori troviamo sullo scaffale, ci sarà sempre qualcuno a pagarne le spese: se questo non avviene alla cassa, inciderà su un altro uomo, sull’ambiente e sulla nostra salute.
Silvio invita tutti a seguire la crescita di Monte Agri Bio anche sui social dove è molto presente. Tramite la pagina Facebook e il profilo Instagram aziendale, è possibile seguire passo dopo passo le scelte che Silvio compie come agricoltore in ambiente montano, oltre che poter restare aggiornati sulle nuove produzioni.
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