Patate calabresi per ogni gusto! Azienda Agricola Magliari

Patate di tre varietà e per soddisfare tutti i palati, anche quelli più esigenti. Questo è ciò che realizza l’Azienda Agricola Magliari, nata dal sogno di giovani calabresi che volevano portare in tavola le tradizioni della propria terra. Rimboccandosi le maniche e coltivando le proprio terre, questi ragazzi rappresentano una delle tante potenzialità della splendida Calabria. La Calabria di chi sogna, rimane e resiste. La Calabria dei prodotti genuini, coltivati con amore e rispetto. La Calabria delle patate saporite e dei piatti che emanano profumi deliziosi. La Calabria degli splendidi tramonti che la Sila regala a chi, con gli arnesi del mestiere e con il sudore, coltiva la sua terra.
Marabel, Agria e Laura: Patate per ogni palato e ricetta!
-Buongiorno! Potrebbe introdurmi nel mondo di Azienda Agricola Magliari?
L’Azienda Magliari si trova in Sila, vicino Camigliatello, nel cuore della Sila. Siamo produttori di patate,abbiamo circa 15 ettari e produciamo tre varietà. La Marabel viene prodotta prima perché è più precoce, ha la buccia gialla all’interno giallo chiaro utilizzata come varietà primizia, adatta a frittura e al forno; poi continuiamo con l’ Agria, varietà di patate buccia gialla, interno giallo e che in cucina risulta molto versatile; infine, parliamo delle patate Laura, una tipologia caratterizzata dalla buccia rossa e dall’interno giallo intenso.
Dal sogno di Felice al progetto che investe tutta la famiglia
-Potrebbe illustrarmi brevemente la storia ella tua azienda? Come sono stati gli inizi? Quali sono i vostri progetti per il futuro dell’azienda?
La nostra azienda nasce da Felice Magliari, nei primi anni 2000, quando egli si è diplomato come perito agrario e ha cominciato a coltivare il podere di famiglia. Coltivare, dunque, era una passione di famiglia e quindi noi abbiamo potuto portarla avanti, finché non ci siamo resi conti del problema principale: La vera sfida era ed è la vendita perché c’è tanto prodotto estero sui mercati.
Allora abbiamo deciso di tagliare i costi e passare alla vendita diretta ai piccoli commercianti, ai ristoratori e ai privati, tagliando quindi fuori dal processo il grossista.
Con gli anni molti hanno intrapreso la nostra pratica e allora il problema si è proposto di nuovo, ad oggi tutti abbiamo tutti dei mezzi e vendiamo tutti alle zone vicine. Poi ho deciso di mettere su la pagina Facebook per attirare il maggior numero di clienti.
In futuro vorremmo vendere almeno l’ 80% al consumatore finale, perché è l’unico modo per salvare noi e loro.
Produrre patate genuine ed essere amici dell’ambiente si può e ce lo dimostra Azienda Agricola Magliari
-Cosa contraddistingue le vostre patate e perché il cliente dovrebbe scegliere di acquistare proprio loro?
Le nostre patate sono patate di montagne e quelle di alta quota, in fase di coltivazione, subiscono sbalzi termici fra notte e giorno.Questi sbalzi causano una migliore e maggior consistenza secca delle patate e, per esempio, se provi a fare gli gnocchi con le nostre patate -Il nostro è un microclima da altopiano, più che di montagna-,vedrai che queste rilasciano meno acqua e così è in ogni elaborazione culinaria.
Inoltre, le manteniamo a temperatura ambiente sui 4 massimo 10 gradi. Dopo la raccolta non facciamo alcun trattamento per la conservazione del prodotto.
-Ha detto che non trattate il prodotto per garantirne una più lunga conservazione e questo lo rende più sostenibile. Quali altri procedimenti mettete in campo per essere maggiormente in comunione con l’ambiente? Come vi regolate con i fitofarmaci?
Noi non siamo un’azienda ecologica, a causa dei costi che comporta l’essere bio, in particolare mi riferisco ai costi per la certificazione, per la divisione del magazzino e per l’acquisto del seme biologico che costa la fortuna!
Per noi il biologico è coltivare la patata senza nulla, spesso sul mercato c’è invece un bio perfetto, un bio che noi non vogliamo. Noi, invece, utilizziamo prodotti consentiti nel bio, ma solo se necessario. Quindi in base al clima riduciamo l’utilizzo dei fitofarmaci che devono comunque essere l’ultima speranza, sia per il prodotto in sé che per il costo.
Per avere un minore impatto sull’ambiente ed eliminare la plastica, stiamo cercando aziende che ci producano imballaggi di carta. Attualmente, abbiamo già quelli in cartone, ma stiamo cercando una sacchetto che non si rovini, per andare incontro al consumatore.
Il cliente che anzitutto deve essere un amico
-Come definirebbe il suo rapporto con gli acquirenti locali e con gli altri produttori del territorio?
Noi e gli altri produttori siamo sì concorrenti, ma contemporaneamente amici. Se qualcuno si trova in difficoltà, c’è sempre aiuto reciproco. Se aiuto il vicino, ci sarà più prodotto, quindi sarà più difficile per me vendere, ma non è questo che importa. Se c’è bisogno di aiuto, si collabora. Ci sentiamo ogni giorno, abbiamo un rapporto amichevole.
Con il cliente finale abbiamo un buon rapporto, facciamo consegne a domicilio e c’è un contatto diretto. Oltre alla Calabria creiamo un rapporto amichevole anche in altre regioni e ci mettiamo a disposizione dei clienti.
Se i clienti hanno bisogno di altri prodotti che noi non produciamo, li mettiamo in contatto con altri produttori.
Il cliente deve prima essere amico, poi cliente, deve conoscerci e fidarsi.
Le patate sono sempre buone e vanno bene con tutto
-Ora lascio la parola all’esperto. Come conservare le patate e quale pietanza o abbinamento culinario ci consiglia?
La conservazione migliore consiste nel mantenere le patate nell’imballaggio e l’imballaggio più indicato è la cassetta di legno. Importante è la temperatura, che deve essere costante fra i 4 e i 10 gradi, mai sotto lo zero. Le patate vanno messe in un luogo buio e asciutto, assolutamente non in frigorifero, l’ideale sarebbe in una cantina.
Le patate sono un alimento versatile e in cucina possono essere utilizzate in maniera disparata.
Consiglio la patata con la cipolla di Tropea e olio evo calabrese oppure pasta con le patate e patate con la carne oppure la patate ripiene di salumi calabresi o, infine, le patate mpacchiuse, ricetta tipica della zona.