Quali sono le tipologie di Olio Extravergine del centro e nord Italia

Il nostro viaggio alla scoperta delle cultivar di olivo e delle diverse tipologie di Olio Extravergine di Oliva continua. Andremo a scoprire le tipologie di Olio Extravergine di Oliva più diffuse del centro e del nord Italia. Ancora una volta potremo “toccare con mano” quanto l’Italia sia un paese ricco di biodiversità e variabilità genetica vegetale. A noi il dovere il preservare tutte le diverse cultivar e di apprezzarne il valore culturale e ambientale.
Nell’articolo precedente abbiamo raccontato quali sono le tipologie di Olio Extravergine di Oliva diffuse nelle regioni del Sud Italia. Questa seconda tappa, invece, ci porterà a conoscere quali sono le tipologie di Olio Extravergine di Oliva del centro e del nord Italia.
Buon viaggio alla scoperta delle tipologie di Olio Extravergine di Oliva più diffuse in Italia.
Molise – Olio Extravergine di Oliva: tante cultivar, una sola tradizione
Sperone del Gallo
Vogliamo iniziare a parlare di Olio Extravergine di Oliva partendo proprio dal Molise. Questa regione ha una elevata quantità di cultivar di olivo differenti. Molte sono davvero antiche e tipiche. La cultivar Sperone del Gallo è detta così proprio perché i frutti (drupe) hanno una forma allungata e ricurva che tende a raggrinzire. L’areale di produzione è davvero ristretto. Il colore delle olive di questa cultivar è rosso vinoso. L’Olio Extravergine di Oliva di Sperone del Gallo ha un gusto deciso, fruttato mediamente persistente, con note vegetali intense. È un Olio EVO con sensazioni piccanti e sapore amaro.

Rosciola di Rotello
Un’altra cultivar di olivo particolare del Molise è la Rosciola di Rotello. Probabilmente originaria dell’area intorno a Rotello, da cui prende il nome. Le olive hanno una forma sferoidale e hanno una maturazione (invaiatura) particolare. La colorazione è graduale, fino a raggiungere un rosso vinoso scuro. Questa cultivar Rosciola di Rotello ha una buona resa e la spremitura rigorosamente a freddo e meccanica regala un Olio EVO armonico ed equilibrato. L’Olio Extravergine di Oliva di Rosciola di Rotello è particolarmente delicato. All’olfatto spiccano note vegetali lievi del frutto maturo.
Gentile di Larino
Questa cultivar Gentile di Larino è tra le varietà considerate autoctone del Molise. Più diffusa sulla costa adriatica della regione, è tra le cultivar più antiche. La resa è medio-alta e la polpa si distacca facilmente dal nocciolo. L’Olio Extravergine di Oliva di Gentile di Larino è una delle varietà comprese nella DOP Molise. È un Olio EVO intenso, particolarmente piccante e amaro deciso.
Abruzzo – l’Olio Extravergine secondo tradizione
L’olivicoltura abruzzese ha antiche radici e forti tradizioni. Nel 1996 l’Abruzzo vanta il primo Olio DOP con l’Aprutino-Pescarese. Se le superfici coltivate ad olivo in Abruzzo non sono elevate, il numero di cultivar differenti presenti è comunque rilevante. La Gentile di Chieti è una cultivar derivante dalla Frantoio. Questa varietà di olivo è resistente al freddo ed è molto produttiva. Rimanendo nell’area teatina, fino ad arrivare a Francavilla a Mare si ritrova una cultivar detta Cucco. Le olive di questa cultivar hanno una forma simile a una ciliegia e possono essere utilizzate non solo per la produzione di olio, ma anche come olive da mensa. L’Olio EVO di Cucco è delicato, con leggere note amare e piccanti.

Vi proponiamo un favoloso blend, un Olio EVO che rappresenta a pieno la tradizione olivicola della regione. L’Olio Extravergine di Oliva di Rumignana, Cucco e Gentile di Chieti è elegante ed equilibrato, caratterizzato da note fruttate di fiori e foglie. L’amaro e il piccante sono intensi ma in armonia.
Le cultivar del centro Italia
Frantoio
Questa cultivar è tra le più conosciute. È molto diffusa in Toscana, ma è possibile ritrovarla in tutta l’Italia centrale: Marche, Abruzzo, Umbria e Lazio. Gli ulivi di Frantoio sono piante con una grande capacità di adattarsi, per questo si sono diffuse così tanto, fino ad arrivare anche in Algeria, Tunisia e Marocco. DOP come Chianti Classico, Terre di Siena e IGP Olio Toscano comprendono la cultivar Frantoio. L’Olio ottenuto con la cultivar Frantoio è aromatico e fruttato. Si possono percepire note erbacee e vegetali.

Leccino
Da alcune fonti storiche sembra che la cultivar di Leccino sia originaria dell’agro di Firenze, per poi diffondersi in tutta la Toscana e nelle altre regioni del centro Italia. Le sue drupe hanno dimensioni medie e maturano in modo uniforme. Ha una resa medio-alta e un elevato contenuto di polifenoli. È una pianta resistente sia alle condizione negative a livello climatico che patogene. Infatti, risulta da alcuni studi che riesca a tollerare meglio anche Xylella. L’Olio Extravergine di Leccino è leggermente fruttato, fresco e con un livello aromatico basso. Spesso, il Leccino è utilizzato in combinazione a oli molto piccanti, per donare un tocco più delicato.
Moraiolo
Il punto di partenza è sempre la Toscana. Anche per la cultivar di olivo Moraiolo la diffusione è poi avvenuta in tutte le regioni dell’Italia centrale fino a poi raggiungere anche altri Paesi del Mediterraneo. Rispetto alle altre cultivar toscane Moraiolo ha una maturazione tardiva, ma una resa elevata. L’Olio extravergine di Oliva di Moraiolo è fresco, con sentori di mandorla, carciofo e nocciole. È un Olio Evo versatile ed adattabile a diverse pietanze.
Toscano IGP
L’Olio Extravergine di Oliva Toscano IGP è un blend, ovvero deriva dalla miscelazione di oli di diverse varietà. Frantoiano, Moraiolo, Leccino sono le cultivar tipiche toscane più diffuse che compongono quest’olio IGP. Al gusto, quest’olio toscano risulta fruttato, con sentori di oliva matura e note che ricordano la mandorla dolce. L’amaro risulta presente, ma è medio-leggero, il piccante invece è più deciso e pronunciato.
Liguria – Olio Extravergine di Oliva Taggiasca
Questa cultivar ligure è diffusa soprattutto nella provincia di Imperia. Probabilmente il nome deriva dall’area di coltivazione di “Taggia”. Le drupe della cultivar Taggiasca hanno un duplice utilizzo. Infatti, le olive vengono trasformate in olio ma anche utilizzate come olive da mensa. Questa cultivar è la base (almeno il 90%) per il Riviera Ligure DOP e almeno il 50% per il Riviera del Ponente Savonese. Le olive hanno dimensioni medie e l’Olio Extravergine di Oliva di Taggiasca è molto delicato. Il fruttato è presente, ma in maniera non invadente. Lievissime note di piccante si confondono ai profumi di carciofo e mandorla leggero.

Casaliva – La cultivar del nord Italia
Particolarmente diffusa sul Garda, Casaliva è una cultivar largamente diffusa un po’ in tutte le regioni del nord. Infatti, è possibile ritrovarla in Lombardia, Veneto e Trentino. Le drupe hanno dimensioni medie, con una resa in olio elevata. Casaliva è una varietà alla base della DOP Garda e Laghi lombardi. L’Olio extravergine di Oliva Casaliva è fruttato leggero, profumato, con note amare e piccanti. C’è da dire che l’Olio EVO di Casaliva è forse quello prodotto più a nord del Mediterraneo. È quindi altrettanto importante difenderlo e tutelare la cultivar Casaliva.