L’uva di di Emilia Blasi. Storia di un ritorno a casa.

Grottaglie è un piccolo borgo di case dal caratteristico colore bianco ottico e dalle ceramiche che ne adornano ogni angolo. Ma, mentre lo sguardo annega in questo immenso mare di case candide, a Grottaglie è anche possibile scorgere campi e coltivazioni di ogni genere. Nello specifico, questo paese è famoso per la produzione di una varietà di uva particolarmente saporita.
Benché siano evidenti le difficoltà che il settore agricolo attraversa, c’è chi ha deciso di lasciare il posto fisso e di gettarsi in una nuova avventura. Ritornare ai campi e alla propria terra non è un’impresa da folli. Ce lo dimostra una donna del sud, Emilia.
Innamorata della sua Grottaglie, Emilia Blasi ha infatti compiuto una scelta difficile e coraggiosa. Lei ha lasciato la sicurezza del suo lavoro a Roma e ha dato nuova linfa vitale all‘Azienda Agricola Blasi. Insieme a lei i suoi figli. Con loro e con il marito, Emilia abbandona la caotica metropoli e torna nella più tranquilla, ma non meno viva, Grottaglie.
Un’azienda che non si arrende, uva fra passato e presente
La nostra azienda si trova a Grottaglie (TA) zona tipica per la grande produzione dell’uva da tavola. Siamo un’azienda familiare( madre, padre, due fratelli ed io) in cui tutti fanno ciò che possono. Abbiamo circa sei ettari di cui due e mezzo di uva da tavola, qualità regginone e vittoria, il resto uliveti, un orto familiare e uva da vino anch’esso per il nostro fabbisogno. Da due anni abbiamo convertito tutta l’azienda seguendo le tecniche dell’agricoltura organica e rigenerativa che personalmente ho avuto modo di conoscere perché beneficiaria di un progetto “lavoro agricolo sociale”, finanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, dell’associazione di volontariato Beni Comuni di Grottaglie, con il partenariato della Ong defal promotrice delle tecniche di agricoltura organica e rigenerativa in italia e all’estero. Tornare a casa La decisione di tornare a Grottaglie e di lasciare il mio posto fisso deriva dalla relazione strettissima con la mia terra, con il mio territorio, con la mia visione della vita. Quando nasci nella terra difficilmente te ne stacchi. Vivendo in una metropoli sentivo ancor di più il distacco dalla terra, dalla natura, sentivo le mie terre lontane. Volevo assolutamente cambiare vita, per me e per i miei figli. Un ritorno ragionato e sofferto per via del posto fisso che lasciavo. Non ho mai avuto rimpianti, sono contenta della mia scelta ed ora penso ad andare avanti. Il futuro lo costruisco ogni giorno, sperimentando sul campo, studiando tanto, sempre con una visione di vita rispettosa dell’ambiente, della biodiversità, vero patrimonio da tutelare per il nostro futuro e per la nostra stessa sopravvivenza.
Quattro generazioni di amore per l’uva e per la terra
La nostra famiglia produce uva da tavola da quattro generazioni. I terreni su cui lavoriamo sono anch’essi di eredità dei nostri nonni e bis-nonni, condotti sempre nel pieno rispetto della natura, ora secondo le tecniche di agricoltura organica e rigenerativa, in fase di conversione al biologico con un ente certificatore per esigenze prettamente commerciali. Iniziare un attività imprenditoriale non è mai semplice, ma in agricoltura lo è ancora di più. Il passaggio che stiamo compiendo è quello di avviarci ad una vendita sul territorio, locale prima di tutto ma non esclusivo, di un prodotto diverso. Uva prodotto secondo le tecniche naturali. Ma anche quello di un vero e proprio passaggio generazionale, perfettamente in linea con i finanziamenti regionali del PSR, il cosiddetto “primo insediamento”, che qui in Puglia è ancora bloccato. Noi stessi abbiamo fatto domanda e siamo in attesa.
Uva da tavola. Una prelibatezza prodotta nel rispetto della terra
Il prodotto di punta dell’azienda è l‘uva da tavola. La sfida è stata da subito quella di capire se si poteva fare agricoltura organica in particolare sul vigneto di uva da tavola, nota per essere un frutto delicatissimo. La sperimentazione da subito ha dato i suoi frutti, positivi in termini di rigenerazione del terreno e di risposta della pianta. Ora produciamo uva con tecniche rispettose dell’ambiente, anzi che contribuiscono alla lotta globale del cambiamento climatico.
Fiducia e cooperazione. Come crescere nel territorio
Il rapporto con gli acquirenti è delicatissimo, perché bisogna stabilire rapporti di fiducia, collaborazione, in generale farsi conoscere e far conoscere il prodotto, la nostra uva. Quel valore aggiunto del prodotto che deve arrivare al consumatore, protagonista della catena perché è il consumatore che determina la domanda di beni. Creare questo legame è alla base di tutto, e nella nostra esperienza il rapporto diretto è fondamentale. Gli altri produttori? Alcuni sono curiosi e pronti al cambiamento, altri no. Anche su questo è necessario lavorare. Stabilire legami tra produttori è determinante per l’intero settore agricolo. Non dobbiamo stare soli nei nostri campi, ma condividere esperienze e stare uniti, senza la cooperazione non c’è futuro.
I consigli del produttore
L’uva è buonissima sempre, si conserva in frigo in sacchetti di carta. Oltre a mangiarla così, è ottima nell’insalata, magari con aggiunta di mandorle. Ottima è anche la marmellata di uva, delicatissima adatta a diversi usi. Soprattutto bisogna insegnare ai bambini come si mangia l’uva e l’importanza dei semi. Le immagini presenti in questo articolo sono di proprietà di Azienda Agricola Blasi. Contatti Facebook: Azienda Agricola Blasi Telefono: 333 772 9143